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Anche il Comune di Ferrara aderisce al progetto di promozione “Turismo delle radici”

Ferrara – 31 gennaio 2024 – Anche la città di Ferrara ha partecipato ieri pomeriggio, in Farnesina, all’incontro convocato dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani, per l’adesione al progetto di promozione “Turismo delle radici”.

L’appuntamento, convocato per i Comuni con più di 6mila abitanti, mirava ad approfondire la possibilità di organizzare eventi e iniziative in occasione del 2024, anno delle radici italiane nel mondo, e di sviluppare strategie condivise tra i comuni aderenti.

Dall’Emilia Romagna, una decina sono stati i comuni ieri presenti, tra cui Ferrara, rappresentata dall’assessore Matteo Fornasini.


Il ministero ha previsto per il 2024 l’ “Anno delle radici italiane” nell’ambito del Progetto PNRR “Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19” come potenziale evento di richiamo per i discendenti degli emigrati italiani nel mondo. Nell’ambito di tale iniziativa, i Comuni potranno organizzare eventi e attività di interesse per gli italiani all’estero e per gli italo-discendenti originari del loro territorio, nonché individuare strutture atte all’accoglienza e soggetti disposti ad aderire al programma di scontistica in favore dei turisti delle radici.

Il “Turismo delle Radici” è un’offerta turistica strutturata attraverso appropriate strategie di comunicazione, che coniuga alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che, vale la pena ricordarlo, sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone.

Nel 1997 l’ENIT inseriva nella categoria «Turista delle Radici» 5,8 milioni di viaggiatori che visitavano il nostro paese. Nel 2018, undici anni dopo, questo numero era aumentato a 10 milioni (+72,5%). Nel 2018 il flusso economico in entrata generato dal Turismo delle Radici è stato pari a circa 4 miliardi di euro (+7,5% rispetto all’anno precedente).


“La nostra Amministrazione si è resa fin da subito disponibile a collaborare a questo nuovo progetto del ministro Tajani, che mira a far
scoprire le proprie origini italiane a chi è nato all’estero, mettendolo in collegamento con le tradizioni e la cultura della sua famiglia. Si tratta
di un’interessante operazione turistica e culturale, che al contempo potrà dare spazio anche a nuove future collaborazioni internazionali, facendo conoscere la città nel mondo attraverso chi, a Ferrara, conserva le sue radici”: ha commentato il sindaco di Ferrara Alan Fabbri in una nota pubblicata nel sito web dell’ente (comune.fe.it).

“Ferrara è conosciuta per il suo grande patrimonio storico, artistico e culturale, ma anche per la straordinaria varietà dei suoi prodotti enogastronomici, ben 18 perle ferraresi DOP e IGP riconosciute a livello europeo. Anche questo progetto punta a far conoscere le tradizioni
e si pone l’obiettivo di richiamare turisticamente in Italia chi ha nel nostro Paese le sue radici: in tutto il mondo una platea stimata attorno
agli 80 milioni tra gli italiani che sono emigrati e i discendenti di chi lasciò l’Italia”: ha spiegato l’assessore comunale al Turismo Matteo Fornasini che ieri è intervenuto in presenza alla Farnesina per ribadire la disponibilità della città patrimonio Unesco a collaborare e a far parte del progetto.