(Sesto Potere) – Piacenza – 30 gennaio 2024 – Nella giornata di ieri il Prefetto di Piacenza Paolo Ponta, il Comandante Provinciale Arma Carabinieri, Col. Pierantonio Breda e il Presidente della Provincia, dott.ssa Monica Patelli, hanno presentato alla stampa il progetto “Adesivo Antitruffa”.
Il Prefetto che nell’ambito del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica promuove e favorisce il costante monitoraggio delle potenziali criticità del territorio al fine di porre particolare attenzione alla tutela delle vulnerabilità, nello specifico delle fasce deboli, ha pienamente condiviso il progetto in parola, ideato dal Comandante Provinciale Arma Carabinieri di Piacenza, e sostenuto dal Presidente della Provincia, che va ad inserirsi nel più ampio quadro delle direttive impartite dal Ministro dell’Interno volte al contrasto delle truffe agli anziani e alle fasce più fragili della popolazione.
In particolare il contrasto ai reati di truffa nei confronti della popolazione, non si limita alla semplice prevenzione e successiva repressione del fenomeno.
Le Forze dell’Ordine e le Istituzioni locali sono impegnate in una costante azione di informazione al cittadino, attraverso incontri pubblici, lezioni nelle scuole, servizi di prossimità, volantini esplicativi.
Oltre a queste iniziative già realizzate, che hanno portato a un aumento delle truffe “sventate” dalle vittime, è stato ideato dal Comando Provinciale Carabinieri un ulteriore strumento per aiutare i cittadini a ricordare i consigli antitruffa: un adesivo da appendere sulla parte interna della porta.
La porta d’ingresso delle abitazioni è infatti l’ultima barriera di protezione, ed è proprio lì che si è pensato di mettere un avviso che riepiloghi tutti i consigli e le cautele da adottare.
Questo adesivo, assieme ad un altro da appendere al campanello, sarà consegnato nel corso degli incontri con la cittadinanza e nei servizi di prossimità.
Il secondo adesivo è destinato ad essere attaccato al campanello e vuole essere un avviso ai malintenzionati, facendo loro sapere che la casa è abitata da persone che sanno riconoscere i tentativi di truffa. I malviventi, per come emerso dalle attività tecniche di contrasto, temono tutti i segnali che indicano l’istruzione e la sensibilizzazione della popolazione in materia, alla stessa stregua dei sistemi di allarme o di video sorveglianza.