(Sesto Potere) – Forlì – 30 gennaio 2024 – Nella giornata di ieri una delegazione di CISL Romagna ha compiuto una tappa significativa a Forlì, visitando una delle opere d’arte più emblematiche dedicate alla lotta contro la mafia: l’ “Albero dei Tutti”, una maestosa scultura di oltre quindici metri situata sul piazzale antistante la Chiesa di San Giacomo.
La visita è stata guidata da Simona Palo referente Fondazione Falcone in Emilia Romagna alla quale hanno partecipato William Ballotta della segreteria CISL Emilia Romagna e Monica Lattanzi del Dipartimento sulla Legalità.
Quest’albero simbolico rappresenta la lotta contro la mafia e le stragi mafiose che hanno segnato le vite di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di coloro che si sono schierati al loro fianco. L’opera, raffigurante la tragica realtà delle vittime della mafia, diventa un simbolo tangibile dell’urgente necessità di un impegno costante per contrastare questa forma di criminalità.
L’artista Gregor Prugger ha creato questa imponente opera, un grande abete dai rami spogli su cui sono affisse sculture che rappresentano le numerose vittime della lotta alla mafia.
“L’Albero dei Tutti non è soltanto un’opera d’arte, – ha spiegato il segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli – ma un monumento che ci invita a riflettere sulla necessità di un impegno concreto per costruire una società libera dalla criminalità organizzata. La sua esposizione, che terminerà il 30 gennaio, ha offerto a tutti i visitatori l’opportunità di riflettere sul passato e sul presente, rafforzando la determinazione nel costruire un futuro migliore per le generazioni a venire”.
“Purtroppo, le nostre terre non sono esenti da episodi mafiosi. La conclusione del processo Aemilia nella nostra regione emiliano-romagnola, a maggio 2022, in cui la CISL Emilia-Romagna si è costituita parte civile, ha rappresentato un momento cruciale nella lotta contro la ‘ndrangheta, confermando una sentenza storica emessa dalla Corte di Cassazione. La sentenza ha sottolineato la gravità dell’infiltrazione della criminalità organizzata nella nostra comunità, con la conferma di 700 anni di reclusione e 31 condanne per associazione mafiosa.L’iniziativa di Forlì dimostra ancora una volta che l’arte può essere un potente mezzo per veicolare messaggi importanti e stimolare il cambiamento sociale -, conclude Marinelli. – L’Albero dei Tutti a Forlì rimarrà nella memoria di coloro che l’hanno visitato, spingendoli a essere attivi protagonisti nella costruzione di una società più giusta e solidale”.