(Sesto Potere) – Bologna – 29 gennaio 2023 – L’analisi dei risultati dell’ultimo report pubblicato da Istat sull’utilizzo dell’ICT da parte dei cittadini conferma il trend di crescita dell’utilizzo del commercio elettronico. Nel 2023 il 49,7% della popolazione italiana di 14 anni e più che ha usato Internet nei 12 mesi precedenti l’intervista ha fatto acquisti online, in aumento di 1,5 punti percentuali rispetto al 2022.
Questo emerge nell’analisi / ricerca elaborata dal Centro Studi Confartigianato Emilia-Romagna sull’e-commerce in regione.
A livello regionale l’Emilia-Romagna risulta al secondo posto (a pari merito con la Lombardia) nella classifica delle regioni e province autonome con la quota più elevata di consumatori online, con il 55,7%, dietro solo a Trento (57,7%). L’Emilia-Romagna vede inoltre il più marcato incremento della quota di utenti di e-commerce nell’ultimo anno, segnando un aumento di +4,5 punti percentuali, decisamente più ampio dell’incremento medio nazionale (+1,5 punti).
Sul lato dell’offerta del commercio elettronico, il 17,7% delle piccole imprese italiane (10-49 addetti) ha effettuato vendite online, in aumento di 1 punto rispetto al 16,7% del 2022 e fatturando il 6,1% dei ricavi totali, il 3,2% via web e il 2,9% via EDI (scambi elettronico di dati secondo formati stabiliti per il trattamento automatico), per un valore delle vendite on line stimato in 48.420 milioni di euro, in aumento del 24,1% rispetto all’anno precedente.
I dati a disposizione a livello regionale, riferiti al totale imprese con 10 addetti e più, attestano al 19,8% le imprese emiliano-romagnole che hanno effettuato vendite online, in aumento di 1,8 punti rispetto al 18% del 2022 e superiore alla media nazionale (19,1%).
Secondo le recenti evidenze del sistema Excelsior di Unioncamere-Anpal, nel 2023 il 78,9% delle piccole imprese emiliano-romagnole ha effettuato investimenti per la trasformazione digitale, tra cui rientrano gli investimenti in canali/strumenti digitali per la vendita di prodotti/servizi, in linea con il 78,5% medio nazionale.
A livello provinciale, quote più elevate di piccole imprese che hanno effettuato investimenti digitali si rilevano a Piacenza (82,2%), Reggio Emilia (81,4%) e Ferrara (79,9%). Si registrano invece valori più contenuti a Parma (78,5%), Forlì-Cesena e Ravenna (74,8%).
Focalizzandoci sugli utilizzatori dell’e-commerce, i dati nazionali forniscono ulteriori dettagli interessanti. Nel 2023 l’acquisto più diffuso riguarda i capi di abbigliamento, scarpe o accessori, selezionati dal 21,7% degli individui di 14 anni e più, seguito dagli articoli per la casa, mobili o prodotti per il giardinaggio (11,9%) e da film e serie tv in streaming o download (9,8%).
L’età è uno dei fattori che influisce sulla tipologia di acquisti effettuati: i giovani tra i 20 e i 24 anni evidenziano maggiore attitudine rispetto alle nuove forme di consumo come musica in streaming o download (17,5% contro il 5,6% del totale), consegne di pasti da ristoranti, fast-food o catering (16,3% contro 6,4%), film o serie in streaming o download (20,5% contro il 9,8%).
Nel 2023 migliora anche la fruibilità dell’e-commerce: la quota di utenti che ha fatto acquisti nei tre mesi precedenti l’intervista e che dichiara di non aver riscontrato problemi durante l’acquisto sale al 76,1%.
I problemi maggiormente indicati nel 2023 sono la mancanza del rispetto dei tempi di consegna (11,3%), le consegne mancate o erronee o le merci difettose (6,2%). Problemi tecnici sul web durante l’ordine o il pagamento via Internet vengono invece riferiti dal 4,7% degli utenti, il 4,1% lamenta difficoltà nell’inoltrare reclami e/o risposte non soddisfacenti, il 4% difficoltà a reperire informazioni sulle garanzie o altri diritti giuridici.