(Sesto Potere) – Faenza – 17 gennaio 2024 – “La cancellazione del requisito di residenza storica o attività lavorativa è un colpo basso alla gestione dell’edilizia pubblica. Folle scelta puramente ideologica della giunta Bonaccini”.
Lo afferma Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza, che commenta la nuova regolamentazione sull’assegnazione degli alloggi pubblici votata dalla giunta Bonaccini.
“Apprendiamo – afferma – che con una delibera della giunta regionale emiliano-romagnola, datata 18 dicembre 2023, si è decisa la cancellazione del requisito di storicità della residenza o dell’attività lavorativa dai criteri utili per l’assegnazione delle case popolari. Un colpo basso che viene sferzato dall’amministrazione Bonaccini nei confronti dei richiedenti di un alloggio popolare, una decisione che come Popolo della Famiglia riteniamo frutto puramente dell’ideologia. Una ideologia che non premia chi è sul territorio da tempo e che sfavorisce famiglie fragili ed anziani, che si vedranno essere superati da chi magari si è appena trasferito in città.
A tale proposito estendiamo il nostro appello ai Sindaci dell’Unione della Romagna faentina affinchè contrastino tale delibera e chiedano un passo indietro rispetto a questa ingiusta decisione.”