(Sesto Potere) – Cesena – 10 gennaio 2024 – Non solo una mostra. Il progetto “Ilario Fioravanti. Architettura come Arte” presentato alla città e al territorio il 15 dicembre scorso con l’inaugurazione del percorso espositivo fruibile in Galleria del Ridotto, prosegue attraverso una seconda e ulteriore iniziativa immersiva e di studio tesa a far conoscere più da vicino il genio del maestro cesenate scomparso nel 2012. A questo proposito, il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, in collaborazione con Comune di Cesena, Archivio Architetto Ilario Fioravanti e Casa dell’Upupa, propongono una serie di passeggiate ed incontri pubblici dedicati alle architetture di Ilario Fioravanti presenti in città.
Il primo appuntamento, del tutto gratuito, è per sabato 13 gennaio, dalle ore 14:00 alle 17:00, a cura di Serena Orlandi, Pasqualino Solomita. Nel corso della passeggiata sarà possibile studiare da vicino le architetture realizzate da Ilario Fioravanti: il quartiere con il Progetto Vigne INA Casa del 1957; il lotto urbano e la sua trasformazione con la casa studio in via Uberti del 1958; l’isolato urbano con il progetto di Palazzo Almerici iniziato nel 1958 e portato a termine nei primi anni Settanta; la palazzina residenziale con il progetto di edificio per quattro appartamenti in Via Madonna delle Rose datato 1961 ; il grande edificio collettivo a vocazione sacra destinato all’ordine delle monache Benedettine.
Il tour prenderà avvio dalla Galleria del Ridotto (Corso Mazzini). Ai partecipanti saranno riconosciuti 3 CFP con accreditamento a cura dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Forlì-Cesena tramite la compilazione del registro disponibile all’interno della galleria d’arte comunale.
Ilario Fioravanti (Cesena 1922 – Savignano sul Rubicone 2012) unisce l’attività di scultore e pittore con la professione di architetto, che ha esercitato dal conseguimento della laurea nel 1949 fino al 2011. Dopo il diploma all’Istituto Tecnico Commerciale (1941), si concentra nello studio autonomo per il conseguimento del diploma presso il Liceo Artistico di Bologna (1942-1943), che gli permetterà l’iscrizione alla facoltà di Architettura di Firenze dove si laureerà con una tesi per un mercato ortofrutticolo per la città di Cesena, con Giorgio Gori come relatore. Dopo alcuni anni di collaborazione con l’architetto Saul Bravetti, che lo vedono all’inizio degli anni Cinquanta coautore dei progetti di sistemazione dell’area della Biblioteca Malatestiana e del Cimitero monumentale di Cesena, Fioravanti intraprende una carriera professionale autonoma, senza tralasciare l’interesse per la figurazione e le arti. All’attività professionale di architetto affiancherà quella di insegnante di disegno di scuola media (fino al 1977) e le attività di pittore, incisore, disegnatore e scultore, che lo vedranno impegnato fino alla sua morte con esposizioni nazionali e internazionali. L’archivio di Ilario Fioravanti Architetto restituisce l’immagine di un professionista colto, attento al disegno dello spazio pubblico così come al controllo del dettaglio architettonico. Progetti di spazi pubblici e privati, civili e religiosi, esterni e interni, chiese, conventi, caserme, scuole, abitazioni, arredi di interni e urbani, attività commerciali, negozi e alberghi sviluppati dal 1949 al 2011 dimostrano, attraverso schizzi e disegni a mano libera, come la rappresentazione sia sempre stata una costante della sua vita.
La mostra nella Galleria del Ridotto. L’esposizione, curata da Stefania Rössl, Ulisse Tramonti e Annalisa Trentin, gode del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Forlì-Cesena, della Federazione Ordini P.P.C. Emilia-Romagna e del Comune di Mercato Saraceno. Il percorso espositivo comprende le fotografie di Michele Buda, Guido Guidi, Francesco Raffaelli e Massimo Sordi. Le fotografie degli itinerari sono a cura di Enrico Mambelli. La mostra sarà fruibile fino al 3 marzo nelle giornate di giovedì e venerdì dalle ore 16:00 alle ore 19:00; sabato, domenica e festivi dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00. Ingresso gratuito.