(Sesto Potere) – Bologna – 19 dicembre 2023 – S’è svolta dal 14 al 16 dicembre F.I.L.I., il Festival dell’informazione libera e dell’impegno organizzato da Libera Bologna. Ottava edizione e dieci incontri, tra talk, proiezioni, interviste, laboratori a scuola, per raccontare storie, nomi e fatti che troppo poco spesso vengono alla luce, raccontare per chi non ha voce, far emergere legami criminali e mafiosi che sempre più sul territorio bolognese si intrecciano e si radicano.
Al centro dell’edizione di quest’anno la nuova videoinchiesta di Libera Bologna: “La febbre del cibo. Le ombre della ristorazione bolognese” presentata dagli autori: Andrea Giagnorio e Sofia Nardacchione.
Una videoinchiesta che si aggiunge alle precedenti realizzate da Libera Bologna per fare luce su fenomeni criminali locali: il clima omertoso e di paura in via Saffi, le zone d’ombra di Interporto e del settore della logistica, il collegamento tra criminalità e musica neomelodica fra Sant’Agata Bolognese e il Pilastro, le vicende inquietanti che legano alcuni esponenti della criminalità organizzata a fatti accaduti all’interno del Parco del Dopolavoro ferroviario, al centro del processo “Ragnatela” per cui Libera ha chiesto di costituirsi parte civile.
L’ultima inchiesta mette in luce una situazione che vede imprenditori del ramo ristorazione attivi in centro storico che pur vantando utili -ma in assenza di clienti che attestino i guadagni – non pagano le tasse, sono in debito con l’erario e creano società-schermo per impedire che i crediti siano riscossi. Facendo emergere numerose attività sospette.
Sul tema si registra la dichiarazione di Giulia Sarti, (nella foto in alto) delegata alla legalità democratica e lotta alle mafie per il Comune di Bologna e la Città metropolitana, che parla di: “Un lavoro importante che mette in luce potenziali zone d’ombra nella nostra economia, grazie a Libera Bologna per questo impegno, che sosteniamo. Al di là delle verifiche puntuali che potranno essere svolte e degli esiti da parte delle istituzioni competenti all’accertamento di eventuali irregolarità, è importante ribadire che continueremo a lavorare per aumentare il grado di fiducia da parte degli operatori del settore e da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni e delle associazioni di categoria, che svolgono un ruolo delicato e fondamentale di rappresentanza delle istanze. Ci si deve sentire sicuri nel poter segnalare eventuali illegalità, senza paura di ritorsioni. Bologna è una grande comunità e su questo continueremo a mettere in campo tutti gli strumenti necessari ad evitare situazioni di rischio e compromissione per la sicurezza delle persone e per la nostra economia”.
“Lo abbiamo già fatto con tanti passi avanti in termini di monitoraggio, trasparenza e semplificazione amministrativa, grazie al Sindaco e al lavoro degli assessori competenti, ad esempio con la procedura per la segnalazione di illeciti (whistleblowing) presente sulla homepage del sito del Comune, con la pubblicazione di tutti i subappalti, con il sito CresceBologna.it dedicato al monitoraggio dei progetti e dei fondi del Pnrr che ricadranno su Bologna e sui Comuni della Città metropolitana, con l’attenzione ai procedimenti di destinazione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati, con i protocolli di legalità che sanciscono la collaborazione fra tutti gli attori direttamente impegnati nel nostro territorio. Continueremo a seguire questa direzione”: assicura Giulia Sarti.