(Sesto Potere) – Bologna – 12 dicembre 2023 – Nel corso della seduta di ieri, il Consiglio comunale di Bologna ha approvato due ordini del giorno di adesione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, entrambi presentati nella seduta del 27 novembre scorso.
Il primo ordine del giorno “contro la violenza sulle donne e sui fenomeni strutturali di natura culturale derivanti dallo sbilanciamento di potere e dalle relazioni asimmetriche tra donne e uomini”, presentato dalla consigliera Giulia Bernagozzi (Partito Democratico), firmato dai gruppi consiliari Partito Democratico e Coalizione civica, e oggi emendato in aula dalla stessa consigliera, è stato approvato con 20 voti favorevoli (Partito Democratico, Coalizione civica, Lepore sindaco, Gian Marco de Biase – Bologna ci piace) e 7 non votanti (Fratelli d’Italia, Lega Salvini premier, Samuela Quercioli – Bologna ci piace).
Il testo prevede tra l’altro di “Sollecitare il Governo nazionale affinché possa investire maggiori risorse finanziando sia i Centri Antiviolenza che i Centri per Uomini maltrattanti, e tutti gli enti locali per progetti specifici di contrasto alla violenza contro le donne e a valutare la promozione di una legge per migliorare le rilevazioni statistiche sulla violenza di genere”.
Il secondo ordine del giorno, presentato ed emendato in aula dalla consigliera Manuela Zuntini (Fratelli d’Italia), firmato dal gruppo consigliare Fratelli d’Italia ed approvato all’unanimità, invita a intervenire sulla sicurezza nello spazio pubblico, sulla conciliazione vita- lavoro e sul supporto psicologico ed educativo scolastico.
Il documento chiede tra l’altro di: “promuovere la sicurezza nello spazio pubblico attivando progetti di riqualificazione economica, sociale ed urbanistica (agevolare le iniziative economiche, culturali, sportive; migliorare l’illuminazione pubblica e i sistemi di video sorveglianza). Intensificare i presidi di sicurezza sul territorio, tramite la Polizia Locale e in collaborazione con le Forze dell’Ordine. Ripensare al sistema di trasporto pubblico locale individuando modalità che favoriscano la sicurezza di donne e ragazze e promuovere convenzioni con consorzi e associazioni dei taxi per garantire prezzi calmierati nelle corse notturne fruite dalle donne”.