(Sesto Potere) – Forlì – 11 dicembre 2023 – “A nostro parere è più che necessario che la nostra città tributi il ricordo e l’arte di Marco Palmezzano, il grande maestro del Rinascimento pittorico, con il Melozzo, insigne precursore della scuola figurativa forlivese, a cui diede una sua specifica identità. E un’occasione per tramandarne e perpetuare la sua maestria potrebbe essere il riutilizzo in chiave di museo e centro culturale dei locali della casa al primo piano della “Loza de’ Pont de’ Brocch”, con loggiato e finestre che si affacciano su corso Garibaldi”: a lanciare la proposta sono Marco Colonna, Giorgio Garzaniti e Umberto Pasqui, (nelle foto qui nell’articolo), gruppo dirigente dell’associazione culturale Metropolis.
“Storicamente il pittore non vi abitò mai, ma le mura erano di sua proprietà e la caratteristica del luogo: il portico con capitelli a goccia senza colonne rendono unica questa strada e merita di essere valorizzata maggiormente”: aggiungono Colonna, Garzaniti e Pasqui.
I tre hanno prospettato questa soluzione durante le camminate culturali di “Per… corsi”: iniziativa realizzata da Metropolis con l’intento: “non soltanto di coinvolgere i cittadini nella riscoperta dei luoghi del Centro che riassumono al meglio la storia di Forlì ma anche di spronare chi amministra a promuovere e trasformare i beni culturali in motore di sviluppo e conoscenza”.
“Dialogando con i cittadini che a decine hanno partecipato a novembre e inizio dicembre alle passeggiate di “Per…Corsi” abbiamo evidenziato come si possa ulteriormente agire sulla leva dell’urbanistica e di un’amministrazione illuminata per rendere la nostra città più moderna e attrattiva. Abbiamo parlato della necessità in alcuni casi di: riqualificare resti archeologico/architettonici, recuperare vestigia, sostenere le botteghe storiche, potenziare l’illuminazione e ammodernare la segnaletica… Abbiamo portato tanti esempi e nel caso della “Casa” del Palmezzano abbiamo riscontrato un consenso unanime, una forte aspettativa dei forlivesi”: affermano Colonna, Garzaniti e Pasqui.
“Verificando la proprietà dei locali, sarà facile se sia già nella disponibilità comunale, o si potrà acquisire da privati, si potrà attivare un progetto che vi preveda la custodia e l’esposizione di opere d’arte, dipinti, copie , sculture, ceramiche, arredi e altri oggetti strettamente connessi a Palmezzano, ed anche omaggi di altri artisti a lui riconducibili. Nella futura “Casa Palmezzano”, in realtà un “Centro studi”, si potrebbe destinare la documentazione riconducibile alla storia artistica, civile e religiosa diretta testimonianza del mito che aveva accompagnato la sua figura e lo stile del grande maestro del Rinascimento. Lì si potrebbero organizzare eventi e conferenze”: propone l’associazione culturale Metropolis.
“Al di là di iniziative pur prestigiose, per Palmezzano ricordiamo la mostra organizzata al San Domenico tra il 2005 e il 2006, riteniamo sempre utile e necessario ancorare fisicamente ai luoghi le radici storico-culturali di un artista, un autore. Valorizzandone materialmente i resti e le testimonianze, anche in chiave turistica, oltre che – ovviamente – culturale”: conclude il gruppo dirigente dell’associazione culturale Metropolis che ricorda come, su queste basi, abbia già avanzato “la necessità di erigere a Forlì una statua a grandezza naturale di Dante Alighieri in un ideale “Itinerario Artistico-Letterario” che proprio in corso Garibaldi vedrebbe alcune tappe degli illustri personaggi (c’è anche Giosuè Carducci) che per motivi diversi scelsero di soggiornare o lavorare nella nostra città”.