(Sesto Potere) – Forlì – 21 novembre – Ci sarà tempo fino a sabato 25 novembre 2023 per partecipare alla prima edizione del Concorso di poesia dialettale romagnola intitolato a Marino Monti (1946 – 2022), che si articola in tre sezioni.
La prima è riservata alle poesie inedite scritte da poeti di età compresa fra i 18 e i 36 anni.
La seconda a tutti coloro, purché maggiorenni, che scrivono versi in dialetto romagnolo. Ogni concorrente dovrà inviare una sola poesia con relativa traduzione in lingua italiana.
La terza sezione riguarda l’editoria perché un’apposita giuria valuterà i libri editi di poesia romagnola che perverranno agli organizzatori.
Gli interessati, dovranno far pervenire gli elaborati e i volumi, secondo quanto stabilito dal regolamento del concorso, a Segreteria Premio “Marino Monti”, via Ravegnana n. 548, 47122 Forlì.
La premiazione sarà programmata entro il mese di dicembre. Per ulteriori informazioni telefonare al n.3386865035; oppure inviare una mail a: gra.vale2015@gmail.com.
Marino Monti, apprezzato poeta dialettale, uomo dell’associazionismo culturale e civico, cultore delle tradizioni romagnole ed educatore, ha dedicato con passione una buona parte della vita allo studio della lingua dialettale e alla sua divulgazione con pubblicazione di saggi e volumi. In età relativamente avanzata iniziò a scrivere poesie per un’intima esigenza di dare spazio alla sua sensibilità, nonché per la devozione e l’immenso amore verso quel mondo in cui era nato e vissuto a lungo, a quei luoghi, a quella cultura, alla tradizione, agli uomini che vi hanno lasciato sudore e spesso lacrime. E, sempre quale tributo alle sue origini, per le sue liriche scelse il dialetto romagnolo. Il suo esordio fu a 54 anni, nel 1990. Da allora ha pubblicato 10 raccolte di poesie con successo di critica.
“Personalmente ho incontrato Marino Monti quando era coordinatore del Comitato di Quartiere di Pieveacquedotto”, ricorda Gabriele Zelli, “e quando, attraverso l’attività del Centro Culturale di Pieveacquedotto, iniziò, insieme all’inseparabile moglie Graziella Valentini, un’attività intensissima di iniziative e manifestazioni dedicate al nostro dialetto, dal concorso letterario Antica Pieve ai trebbi poetici. Da allora tutti questi momenti mi hanno visto come suo attivo collaboratore ricavandone molte soddisfazioni. Dopo la sua scomparsa mi è stato affidato l’onore di tentare di far proseguire l’attività del Centro di Cultura Romagnola E’ Racoz, compito difficile da assolvere considerato il periodo di crisi che sta attraversando gran parte delle associazioni culturali. Per intanto il sodalizio promuove questo concorso che sono certo avrà un ottimo riscontro di partecipanti”.