(Sesto Potere) – Bologna – 20 novembre 2023 – Nei giorni scorsi l’Unione europea – per iniziativa della Commissaria europea per i Trasporti, Adina Ioana Vălean, ha avviato un’indagine sul caro-voli per le principali isole italiane (Sardegna e Sicilia) stante l’aumento dei prezzi dei biglietti fino al 30% negli ultimi 4 anni.
A seguire anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’indagine conoscitiva sull’uso degli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, caratterizzate da particolari esigenze di mobilità. L’attività di indagine riguarderà i possibili effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di offerta ai consumatori legati all’uso degli algoritmi di prezzo, nel contesto di riferimento. L’indagine approfondirà anche le modalità di comunicazione al pubblico dei prezzi dei biglietti aerei e delle loro diverse componenti.
Alla base di questa decisione il fatto che, in concomitanza con la ripresa della domanda di trasporto aereo passeggeri, a partire dal 2022, sono stati rilevati, da soggetti istituzionali e non, livelli di prezzo elevati in corrispondenza dei periodi di picco di domanda.
“Le compagnie aeree adottano da anni sistemi di definizione dei prezzi che, grazie all’uso di algoritmi e di software per il trattamento dei dati, differenziano e adattano nel tempo i costi dei voli. Negli ultimi anni il grado di automatizzazione e di sofisticazione di questi sistemi è notevolmente aumentato, sia per la crescita esponenziale delle informazioni trattabili sia per l’evoluzione tecnologica. In prospettiva, l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale e machine learning potrebbe consentire l’uso di algoritmi di auto-apprendimento, in grado di elaborare nuovi criteri di definizione dei prezzi”: spiega l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Assoutenti plaude all’indagine aperta dall’Antitrust sull’uso degli algoritmi per definire i prezzi dei biglietti aerei sulle rotte di collegamento tra la penisola e la Sicilia e la Sardegna, e aggiunge che adesso: “servono misure efficaci per prevenire fenomeni speculativi e tutelare le tasche dei viaggiatori.”
“Dallo scorso anno denunciamo le tariffe dei voli che in alcuni periodi dell’anno, come le feste di Natale e i mesi estivi, raggiungono livelli astronomici e del tutto ingiustificati – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Basti pensare che il prezzo di un biglietto per la Sicilia sale in un solo mese fino al +1.260%: per volare da Milano a Palermo bastano 15 euro se si parte a novembre, ma occorre spendere almeno 204 euro se si vola il 23 dicembre. Ciò nonostante il costo del carburante per gli aerei abbia subito una flessione fino al -45% nell’ultimo anno”.
Da parte sua anche il Codacons saluta l’iniziativa dell’Unione Europea sulle compagnie aeree come una “vittoria di tutti i consumatori italiani” che potrà ora aiutare a verificare “le speculazioni messe in atto a danno dei cittadini che devono spostarsi in aereo durante il periodo estivo o nei giorni di festa”.
Come è noto il Codacons ha avviato da tempo una dura battaglia legale contro il caro-voli in Italia.
“Da mesi denunciamo a suon di esposti le anomalie nel comparto del trasporto aereo, dove le tariffe in determinati periodi dell’anno sono del tutto fuori controllo – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Proprio grazie a queste denunce l’Antitrust italiana si è attivata aprendo una formale istruttoria, ma non basta: è necessario un intervento comune a livello europeo per bloccare gli algoritmi che fanno salire alle stelle i prezzi dei voli e sanzionare con multe milionarie le compagnie che speculano sulla pelle dei viaggiatori”.
“In tal senso riteniamo utile l’indagine dell’Ue, ma al tempo stesso dobbiamo lanciare l’allarme sul nuovo rialzo delle tariffe in vista del Natale: un biglietto di sola andata dal nord Italia per la Sicilia costa già oltre i 300 euro, prezzo che sale sopra i 500 euro se si considera anche il volo di ritorno dopo l’Epifania”: conclude il suo commento Rienzi.
In queste ore il Codacons ha denunciato fortissimi aumenti dei prezzi dei biglietti nell’arco delle ultime due settimane per prenotare ed acquistare voli verso le isole nel periodo delle feste di Natale fino ad arrivare a un +78%.
Più nel dettaglio per volare (il 22 dicembre) da Bologna verso Palermo è richiesta una cifra pari a 342 euro (se si sceglie il 23 dicembre il biglietto costa invece 314 euro); mentre se la meta scelta è Cagliari il costo (con partenza il 22 dicembre) è di 291 euro, con un aumento pari al 64,4% (e con il rincaro che passa ad oltre il 52% se si vola il 23 o 24 dicembre).
Contro il “caro-voli” la Regione Siciliana ha annunciato sconti sui biglietti aerei per i residenti nell’Isola e ITA Airways ha già annunciato che aderirà all’iniziativa ed avvierà le procedure per l’adeguamento del sistema informatico per le prenotazioni.