(Sesto Potere) – Forlì – 16 novembre 2023 – C’è già? “No. Non c’è”: così Marco Colonna, Giorgio Garzaniti e Umberto Pasqui, (nella foto in alto), rilanciano l’idea/progetto del ‘Cantiere delle arti e dell’artigianato artistico’ che l’associazione culturale Metropolis ha presentato nei mesi scorsi per trasformare l’ex area industriale Eridania in nuovo centro culturale polivalente e permanente.
L’occasione per parlarne? L’avvio dei lavori nell’area verde che circonda l’ex zuccherificio.
“E noi ribadiamo che l’unica possibilità per riqualificare seriamente i resti del più importante esempio cittadino di archeologia industriale è elevarlo a sistema culturale aperto e caratterizzato da un alto tasso di ibridazione tra le diverse funzioni e attività artistiche: pittura, scultura, fotografia, cinema, video-art, teatro, scrittura, poesia, musica, artigianato artistico, design, alta moda, eno-gastronomia, etc… Un luogo ad alta vocazione creativa e di sperimentazione continua, a costituire uno straordinario connubio pubblico (aperto al) privato, lo sguardo rivolto all’area vasta di Romagna e in linea con i vincoli strettissimi imposti per il recupero dell’area dalla Soprintendenza”: elencano Colonna, Garzaniti e Pasqui.
“Ribadiamo, su solide basi, che si tratterebbe di un’esperienza senza uguali in città e a livello romagnolo. Un unicum. C’è già? No. Non c’è. Non sarebbe un doppione di altre realtà giá esistenti. Semmai un luogo aperto a spazi espositivi e convegnistici, sempre aperti e senza liste d’attesa. Laboratori per la formazione artistica continua e per iniziative didattiche e di comunità. Un’offerta culturale tutti i giorni dell’anno. Il luogo ideale per ospitare gli expo, i saggi di fine anno delle scuole specialistiche e professionali di arte, musica, artigianato, design, e alta cucina. Luogo attrattivo sub-regionale e oltre”: insiste l’associazione culturale Metropolis.
Il progetto del “Cantiere delle arti all’ex Eridania” è stato già presentato al sindaco Zattini e all’assessore alla Cultura Melandri.
“Abbiamo letto di altre proposte, alcune fantasiose, altre irrealizzabili, alcune completamente fuori registro rispetto ai vincoli che pone la Soprintendenza e altre sì: un doppione di altre realtà già esistenti. Noi continuiamo a ripetere che la soluzione indicata da Metropolis restituirebbe un bene alla collettività che possa generare: nuove economie di scala, buon risalto per l’immagine di Forlì, valorizzazione dei talenti locali, sinergie fra pubblico e privato, forte collaborazione tra società civile e associazioni e scuole, recupero integrale di un’area urbana degradata”: affermano Marco Colonna, Giorgio Garzaniti e Umberto Pasqui.
“In questi mesi abbiamo raccolto numerosi pareri favorevoli: soprattutto dal mondo artistico e dell’istruzione. E adesso che l’amministrazione comunale s’è messa in moto per liberare l’area verde da rovi, arbusti e immondizia riteniamo che sia giunto il momento di riparlare della destinazione d’uso dell’intero lotto, un bene acquisito ormai un anno fa per volontà di questa giunta. Un’acquisizione che abbiamo condiviso con grande entusiasmo. Ogni area abbandonata a se stessa, specie se in città o nelle immediate vicinanze, finisce per diventare ricettacolo di rifiuti abbandonati e di attività illecite. Riappropriarsene era il primo necessario passo. Adesso si tratta di andare avanti con coraggio. Se non ora… quando?”: conclude il gruppo dirigente dell’associazione culturale Metropolis.