(Sesto Potere) – Forlì – 15 novembre 2023 – Si articola in due giornate lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la Legge di bilancio.
Il Pd forlivese condivide le motivazioni della mobilitazione, e come spiega in una nota la segretaria territoriale Gessica Allegni: “Prima di tutto il metodo del confronto con i sindacati ha purtroppo confermato l’attitudine di questo Governo a schivare il vero dialogo democratico: sono stati concessi pochissimi minuti e le sigle sindacali sono state incontrate tutte insieme, escludendo in questo modo la possibilità reale di comprendere e tenere conto delle esigenze dei lavoratori. A completare questo desolante quadro la precettazione del Ministro Salvini, nel tentativo di limitare il diritto dei lavoratori a protestare. Il Ministro vuole negare un diritto costituzionale, tentando di mettere, ancora una volta, il ‘bavaglio’ ai cittadini”.
Entrando nel vivo della Legge, Allegni continua: “Le motivazioni che porteranno i lavoratori ad astenersi e a scendere in piazza sono in gran parte le stesse che hanno mobilitato il Pd a Roma sabato scorso, perchè di fatto questo Governo continua a favorire chi ha di più e penalizzare chi è già in difficoltà. Sulla Sanità pubblica si continua a non investire, così come sulla Scuola pubblica: a farne le spese sono ancora una volta i lavoratori e di conseguenza i servizi ai cittadini, le opportunità che dovrebbero essere garantite a bambini e giovani, generazioni penalizzate anche da una manovra in deficit. Il Governo è addirittura riuscito a fare retromarcia su una delle poche azioni condivisibili messe in campo fino ad ora, ovvero la riduzione dell’Iva sui prodotti per la protezione dell’igiene femminile e per l’infanzia, come pannolini, assorbenti, coppette mestruali..”.
Gli argomenti sono molteplici, “voglio sottolineare anche il tema della sicurezza sul lavoro, purtroppo sempre di drammatica attualità. Mancano i fondi per i controlli – continua Allegni -, accanto ad un precariato che dilaga. Sulla partita dei salari poi gli annunci roboanti del Governo Meloni tentano di nascondere il fatto che le retribuzioni sono ferme e non ci saranno aumenti in grado di contrastare l’inflazione che sta mettendo in ginocchio sempre più famiglie, facendo rimanere l’Italia ancora una volta indietro rispetto agli altri paesi europei. Sulle pensioni la Legge di bilancio addirittura peggiora le condizioni, dopo avere fatto campagna elettorale sull’abolizione della Legge Fornero. Tutto questo avviene nel tentativo di prendere in giro le Italiane e gli Italiani, con proclami assurdi che nascondono la verità di questa legge, senza dimenticare il rischio che la nostra democrazia corre con un Governo che in pochi giorni ha messo in campo una riforma sul premierato e continua a fomentare la rabbia sociale. La situazione è molto preoccupante, per questo come Partito Democratico abbiamo il dovere di essere accanto ai lavoratori, di batterci al loro fianco perchè vengano ascoltate le ragioni di una protesta sacrosanta”, conclude la segretaria dem.