(Sesto Potere) – Bologna – 15 novembre 2023 – Il segretario confederale dell’UGL, Michela Toussan, ha presentato a Bologna, di fronte ad un’ampia platea di dirigenti sindacali, le linee principali – “luci ed ombre” – della Legge di bilancio 2024 approvata il 16 ottobre dal Consiglio dei Ministri, e approdata in Parlamento per la prima lettura, in attesa di essere approvata entro la fine dell’anno. Una manovra – a parere del sindacato – con un “forte impatto sociale”, già con richiesta di integrazioni da parte dell’UGL.
Al fianco di Michela Toussan, il segretario regionale di UGL Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua (i due esponenti sindacali nella foto in alto).
Dall’inizio dell’elaborazione della Finanziaria la linea dell’UGL è chiara: proroga strutturale del taglio del cuneo fiscale sul lavoro, riduzione della tassazione per immettere liquidità nell’economia reale a tutela del tessuto produttivo del Paese, difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni per scongiurare una possibile contrazione dei consumi e favorire la crescita. Su questa strada si colgono alcuni segnali positivi. Ma qualcosa è ancora possibile fare per riportare in equilibrio il sistema, senza incidere sui diritti acquisiti.
Michela Toussan ha indicato in sintesi le misure principali contenute nella Legge di Bilancio.
Si prevede un taglio del cuneo contributivo del 7% per i redditi da lavoro dipendente fino a 25mila euro; 6% per i redditi fino a 35mila euro e per le lavoratrici con figli, il cuneo contributivo si azzera fino ad un massimo di 3.000 euro.
Confermata la detassazione agevolata sugli accordi collettivi di produttività, con aliquota al 5%.
Tre miliardi più 5 miliardi per il rinnovo dei contratti collettivi delle amministrazioni statali e del Servizio sanitario; mentre per gli enti locali le risorse sono a carico dei rispettivi bilanci.
C’è l’incremento del bonus asili nido. Più nel dettaglio, con riferimento ai nati a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un valore dell’indicatore Isee fino a 40.000 euro, nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni, si prevede l’incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati elevato a 2.100 euro.
In ambito lavorativo prevista la detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere.
Valutate positivamente decontribuzione e incentivo assunzioni maggiorato per le donne con più figli. Nella manovra c’è anche la diminuzione del Canone Rai, rideterminato in 70 euro per il 2024.
Indicizzazione piena delle pensioni fino a 4 volte il minimo, all’85% per quelle fino a 5 volte, poi indicizzazione ridotta fino al 22% per quelle sopra 10 volte il minimo.
Perplessità dell’UGL sull’adeguamento alla speranza di vita (con aumento dell’età media prevista) per il requisito contributivo della pensione anticipata e per i requisiti anagrafici e contributivi per i precoci.
E sempre in ambito pensionistico si prefigura una più complicata uscita anticipata: con proroga di quota 103 con finestra di sette mesi (nel privato) e nove mesi (nel pubblico) e tetto all’assegno percepito (4 volte il minimo) e calcolo con coefficiente più stringente; 5 mesi in più di attesa per l’Ape sociale; un anno in più per Opzione donna, con riduzione dell’età in ragione dei figli (uno o due anni).
L’UGL ha criticato le limitazioni previste nell’attuale dispositivo di Ape sociale e Opzione donna. Perplessità anche nel calcolo delle pensioni che sarà basato sul metodo contributivo, con un tetto massimo mensile di circa 2.250 euro, equivalente a quattro volte il trattamento minimo previsto dalla legislazione vigente. In ambito pensionistico la priorità dell’UGL è nota: obiettivo Quota 41 (41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica) per favorire la flessibilità in uscita e incentivare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
“Ogni volta che posso, e mi tocca farlo anche in questo caso, ripropongo la questione, la necessità, di separare nei rapporti finanziari tra bilancio dell’Inps e bilancio dello Stato le voci di previdenza e assistenza, la prima è in attivo e la seconda è in passivo”: commenta il segretario regionale di UGL Emilia-Romagna Tullia Bevilacqua.
Complessivamente, sindacati e categorie chiedono interventi correttivi e in questa fase nel dibattito parlamentare – prima dell’approvazione finale – i temi e le proposte indicate dall’UGL saranno oggetto di valutazione.