(Sesto Potere) – Forlì – 15 novembre 2023 – “Con l’istituzione dell’Ispettorato nazionale del lavoro, le competenze degli ispettorati territoriali sono state separate dal Ministero del Lavoro e i dipendenti si trovano in una situazione di inquadramento ibrido, non più dipendenti direttamente dal Ministero ma neppure completamente inquadrati nell’Agenzia. Nonostante la perfetta equiparazione ex lege tra i dipendenti dell’ispettorato e i dipendenti ministeriali, i primi non hanno mai percepito gli incrementi titolo di indennità di amministrazione previsti dal nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali 2019/2021 e dalla legge di bilancio 2020. Un problema emerso da una recente manifestazione dei lavoratori dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro”.
Così Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia e membro della Commissione Lavoro, che sul tema ha presentato una interrogazione al ministero del Lavoro.
“L’INL – si legge nel testo dell’interrogazione – si è costituita col passaggio, a livello centrale, del personale già in forza presso la Direzione Generale per l’Attività Ispettiva e, a livello periferico, delle Direzioni territoriali ed interregionali del Lavoro che continuano a svolgere i medesimi compiti prima assegnati”, ma “la collaborazione con la struttura centrale manca di fluidità”: ad esempio, “banche-dati del Ministero del Lavoro, a distanza di anni, non sono pienamente disponibili per gli ispettori, determinando una grave limitazione all’efficiente svolgimento delle delicatissime funzioni da loro svolte. Ai dipendenti INL si applica il CCNL 2016/2018 Comparto Ministeri-Funzioni centrali, nonché il successivo omologo CCNL 2019/2021. Parte della retribuzione dei dipendenti di tale Comparto è «indennità di amministrazione», in misura differente fra i vari Ministeri, ma corrisposta agli ispettori del lavoro, sia prima che dopo il trasferimento coattivo all’INL”.
“Nonostante la perfetta equiparazione ex lege tra i dipendenti dell’ispettorato e i dipendenti ministeriali, i primi non hanno mai percepito gli incrementi titolo di indennità di amministrazione previsti dal nuovo CCNL Comparto Funzioni Centrali 2019/2021 e dalla delle di bilancio 2020”. La deputata azzurra ha quindi chiesto al governo di intervenire per “riconoscere per gli anni 2020, 2021 e 2022 al personale INL l’indennità di amministrazione”, con l’obiettivo “di garantire l’efficiente svolgimento dei compiti in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro”.