(Sesto Potere) – Conselice (Ra) – 10 novembre 2023 – Domani, infatti, si aprirà in anteprima la struttura polifunzionale ad uso sociale e culturale che sarà intitolata allo scenografo Gino Pellegrini, fautore delle riqualificazioni di piazzetta Guareschi e piazza della Libertà di stampa.
Con un costo complessivo di circa 1,5 milioni di euro, l’intervento, inserito in un ampio progetto di rigenerazione urbana di Conselice, è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 924mila euro, mentre le restanti risorse sono state stanziate dal Comune.
L’inaugurazione è prevista per la primavera 2024 dovendo ancora completare alcune parti strutturali, il giardino esterno e gli arredi.
Domani, sabato 11 novembre alle ore 10, all’appuntamento di preapertura saranno presenti l’assessore regionale alla Cultura e al Paesaggio, Mauro Felicori, e la sindaca di Conselice, Paola Pula (nella foto in alto).
A seguire l’inaugurazione della mostra I mari di Achab di Gino Pellegrini, un ciclo pittorico dedicato all’opera di Melville come metafora della sfida dell’uomo alla natura, e della mostra fotografica Effimere finzioni a cura di Doriana Rambelli, dedicata al manichino.
“Questo progetto rappresenta una straordinaria opportunità culturale e di aggregazione sociale della comunità di Conselice- dichiara Felicori-. Così potranno ritornare spettacoli teatrali, musicali, mostre, cinema ed eventi culturali restituendo alla cittadinanza quella parte di socialità e offerta culturale che è venuta meno a seguito dell’alluvione e della conseguente inagibilità temporanea del teatro”.
Altri interventi, conclusi o in corso di realizzazione, inclusi nella strategia di riqualificazione urbana di Conselice sostenuti e finanziati dalla Regione con oltre 3,8 milioni di euro riguardano: il rifacimento dei marciapiedi di Viale Roma, il restauro del Murales di Gino Pellegrini in piazza Guareschi, il restauro e risanamento conservativo del Municipio e l’adeguamento sismico e sistemazione esterna della scuola primaria Felice Foresti.
Il centro civico
Concepito come un “hub” sociale e culturale, è caratterizzato da una “piazza coperta”, naturale conclusione di un percorso denominato “passeggiata delle arti”. Questa passeggiata ha come naturale inizio la stazione ferroviaria, luogo di partenza e arrivo per pendolari e viaggiatori, e come punto di arrivo Piazza Felice Foresti, dove si affacciano gli edifici più importanti della città: il Municipio, la Biblioteca Giovanna Righini Ricci, la Parrocchia di San Martino.
Dalla principale strada cittadina, via Garibaldi, oggetto di riqualificazione e che porta in piazza Foresti, si raggiungono altri luoghi cardine del centro, quali il Teatro Comunale (ora inagibile a causa dell’alluvione) e la Piazzetta alla Libertà di Stampa e alla Stampa Clandestina (recentemente ripristinata grazie alle donazioni ricevute da giornalisti ed Anpi), nella quale è stato ricollocato il monumento omonimo, costituito da un ciclostile originale e da steli dipinte da Gino Pellegrini che riproducono pagine di giornali clandestini della Seconda guerra mondiale. Nella piazzetta, realizzata nell’ambito della costruzione di un nuovo punto vendita, il fronte nord dell’edificio accoglie due murales realizzati nell’ambito di un concorso rivolto a giovani studenti d’arte, (laboratorio guidato dall’artista Marco Neri, wall painter affermato a livello internazionale).
Gino Pellegrini
Nato a Lugo di Vicenza nel 1941, già negli anni 50 all’età di 16 anni, Pellegrini parte per Los Angeles, dove frequenta la facoltà di Architettura all’Ucla e consegue un master degree in Fine Arts alla Los Angeles Art Center School.
Dopo un periodo di lavoro nel campo di disegno pubblicitario e artistico, entra nell’industria del cinema dove lavora come pittore scenico e scenografo. Tra i film più importanti a cui lavora si ricordano 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick, Gli uccelli di Alfred Hitchcock, Il pianeta delle scimmie, Tora! Tora! Tora!, La spada nella roccia (come cromista), nonché in alcune note serie tra cui Bonanza e Star Trek.
Per 15 anni in California, torna in Italia nel 1972 dove continua a lavorare nel campo della scenografia, cinematografia e documentaristica. Rientrato dagli Stati Uniti si stabilisce nel bolognese, dove tra le varie opere che compose di particolare rilevanza rimane la Piazzetta degli inganni, costituita da numerose scene di trompe-l’œil dipinte sui muri delle case prospicienti piazza Betlemme, a San Giovanni in Persiceto (Bo).