(Sesto Potere) – Bologna – 9 novembre 2023 – Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2023.
I primi nove mesi dell’anno si sono caratterizzati per investimenti in crescita e risultati record rispetto ai precedenti esercizi, mostrando una forte resilienza a fronte di fenomeni meteoclimatici estremi incorsi nel territorio di riferimento e di un contesto globale tuttora incerto, che continua a generare una crescita inflattiva generalizzata e un aumento del costo del denaro.
In particolare, i significativi investimenti testimoniano concretamente l’impegno del Gruppo per il rafforzamento della resilienza degli asset gestiti e l’attenzione continua per progetti in grado di accelerare il percorso verso la transizione green, in piena coerenza con il purpose aziendale della multiutility. Le positive performance economico-finanziarie confermano, ancora una volta, l’efficacia delle scelte gestionali guidate da politiche a basso profilo di rischio e una solida strategia industriale multibusiness, bilanciata tra crescita interna e sviluppo per linee esterne e tra attività regolamentate e a libera concorrenza. La gestione ha promosso una crescita con tassi a doppia cifra, garantendo ritorni sul capitale investito al 9%.
Proseguendo il proprio percorso di crescita ininterrotta e con l’obiettivo di fornire ai clienti soluzioni innovative, competitive e sempre più complete, il Gruppo Hera nel corso dei primi nove mesi del 2023 ha continuato ad ampliare il perimetro nelle aree di business in cui opera. Nel settore ambiente, nel modenese è entrato a regime un secondo impianto per la produzione di biometano ed è stata siglata la partnership con ACR di Reggiani Albertino, importante realtà operante a livello nazionale nel settore delle bonifiche, nel trattamento di rifiuti industriali, nel decommissioning di impianti industriali e nei lavori civili legati all’oil&gas. In ambito IT-TLC, l’acquisizione con Ascopiave del 92% di Asco TLC – seguita poi dalla fusione per incorporazione nella controllata Acantho – ha consentito alla multiutility di potenziare i servizi di connettività, telefonia e data center a livello pluriregionale. Infine, nell’area energy, sono state acquisite la società ferrarese Tiepolo, per la costruzione di un parco solare fotovoltaico a Bondeno, e il 60% della riminese F.lli Franchini, attiva nel settore delle installazioni di impianti termoidraulici ed elettrici e di soluzioni fotovoltaiche per la clientela business. Da ricordare infine la nascita di Horowatt, la NewCo tra il Gruppo Hera e Orogel per la realizzazione entro il 2024 di un impianto agrivoltaico sostenibile e all’avanguardia nello stabilimento cesenate della cooperativa agricola.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“I risultati di periodo evidenziano una straordinaria creazione di valore per tutti gli stakeholder: abbiamo superato il miliardo di Ebitda nei primi nove mesi dell’anno con una crescita record del 15%. Abbiamo, inoltre, incrementato gli investimenti del 19%, garantendo ritorni sul capitale investito del 9%, e contemporaneamente abbiamo continuato a ridurre il debito. Tutti i nostri business hanno contribuito alla crescita, sostenuta per oltre l’80% dall’area Energy a Mercato per effetto dell’incremento del 9% dei clienti, che hanno raggiunto i 3,8 milioni di unità, e dei servizi per la decarbonizzazione. Significativo anche il contributo dei mercati di ultima istanza che a settembre abbiamo consolidato vincendo 17 dei 18 lotti disponibili per il gas. La crescita organica e le 5 operazioni societarie di questi nove mesi sono state orientate ad innovazione, resilienza decarbonizzazione ed economia circolare, contribuendo all’incremento del margine a valore condiviso che ha superato il 54% del totale continuando a generare benefici incrementali per i territori nei quali operiamo. Proseguiamo velocemente il percorso di sviluppo definito nel piano industriale mantenendo il portafoglio di business equilibrato e cogliendo le opportunità di creazione di valore che ci consentono di accelerarne l’esecuzione”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“L’efficacia delle scelte gestionali e la solida strategia industriale multibusiness ci hanno consentito di ottenere positivi risultati economico-finanziari e, in particolare, di rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel settore ambiente, con margini in crescita e maggiori volumi di rifiuti trattati, potendo contare sulle eccellenti performance della nostra dotazione impiantistica. In partnership con ACR, recentemente entrata nel Gruppo, abbiamo vinto importanti procedure di affidamento nel settore privato dell’oil&gas e stiamo partecipando a gare per la bonifica di siti pubblici a cui sono destinati fondi PNRR. Grazie alla positiva generazione di cassa e alla nostra solida posizione finanziaria siamo arrivati a un rapporto debito netto/MOL a 2,91x, analogo a quello precedente all’impennata dei prezzi energetici. In questo modo abbiamo tutta la flessibilità necessaria per cogliere nuove opportunità di sviluppo nei mercati di riferimento. Infine, siamo particolarmente orgogliosi dei riconoscimenti ottenuti da Arera sulla qualità tecnica dei nostri servizi, con particolare riferimento al ciclo idrico integrato in cui abbiamo registrato le migliori performance del settore. Un importante traguardo raggiunto grazie alle nostre capacità gestionali, alle maggiori efficienze e a tutti gli investimenti messi in campo per potenziare la resilienza delle infrastrutture e la loro digitalizzazione”.
Ricavi per circa 11 miliardi
Al 30 settembre 2023, i ricavi sono stati pari a 10.955,0 milioni di euro in leggera flessione rispetto ai 14.320,1 milioni dell’equivalente periodo 2022, principalmente per il calo dei prezzi delle commodities energetiche e per i minori volumi di gas venduti riconducibili al clima particolarmente mite registrato nella prima parte dell’anno. In aumento, invece, i ricavi derivanti dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie alle azioni di sviluppo commerciale, alle gare Consip e all’aggiudicazione dei lotti in salvaguardia e del servizio a tutele graduali, il fatturato dei servizi energia, in cui permangono le opportunità legate agli incentivi di efficienza energetica negli edifici abitativi e l’aumento delle attività per servizi a valore aggiunto per i clienti, e i ricavi del settore ambiente, in particolare per effetto delle acquisizioni nel mercato industria.
Margine operativo lordo (MOL)* in forte crescita a 1.006,8 milioni
Il margine operativo lordo* dei primi nove mesi del 2023 sale a 1.006,8 milioni di euro (+15,1%) rispetto agli 874,8 milioni al 30 settembre 2022. Tale incremento è riconducibile soprattutto al contributo complessivo delle aree energy per 111,8 milioni di euro e alle buone performance dell’area ambiente, in crescita di 11,8 milioni di euro. Si segnala, inoltre, l’apporto del ciclo idrico integrato per 3,5 milioni e degli altri servizi per 4,8 milioni di euro.
Risultato operativo netto* in aumento a 504,6 milioni di euro
Il risultato operativo netto* al 30 settembre 2023 sale a 504,6 milioni di euro, in aumento del 15,5% rispetto ai 437,0 milioni dei primi nove mesi del 2022. Tale incremento è in linea, in termini percentuali, con la crescita del MOL, evidenziando una crescita omogenea del risultato operativo.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti* in crescita del 10%
A settembre 2023, l’utile netto* sale a 267,1 milioni di euro (+7,5%), rispetto ai 248,4 milioni dell’equivalente periodo 2022, con un tax rate in calo al 26,8%. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* sale a 235,5 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto ai 214,1 milioni al 30 settembre 2022.
Investimenti operativi in decisa crescita e rafforzamento della solidità del Gruppo
Nei primi nove mesi del 2023 il Gruppo Hera ha realizzato investimenti netti e acquisizioni societarie per 593,0 milioni di euro (+18,7% rispetto all’analogo periodo 2022). Gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono pari a 514,0 milioni di euro, in aumento di 50,7 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+10,9%), e sono riferiti soprattutto a interventi di sviluppo su impianti, reti e infrastrutture, e adeguamenti normativi che riguardano in particolare la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
Riduzione dell’indebitamento e incremento della redditività
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo risulta pari a 4.148,9 milioni di euro, in calo di 100,9 milioni rispetto al valore al 31 dicembre 2022, assorbendo completamente la distribuzione dei dividendi di giugno, la significativa crescita degli investimenti rispetto al 2022 e le operazioni di acquisizione portate a termine nel 2023. Questa riduzione è riconducibile prevalentemente alla significativa cassa generata dalla gestione operativa nei primi nove mesi del 2023 e ai benefici sul capitale circolante netto derivanti dalla riduzione del valore degli stoccaggi gas e al mutato scenario dei prezzi dell’energia rispetto ai riferimenti dello scorso anno. Come conseguenza, il rapporto debito netto/MOL* si riduce a 2,91x, ritornando ben al di sotto della soglia di riferimento del 3x, in linea con la storica politica prudenziale della multiutility.
La gestione finanziaria, pur registrando un aumento rispetto al 2022 per l’impatto di linee finanziarie oggi non più attive e per il maggiore fabbisogno di flessibilità finanziaria del Gruppo in uno scenario dei prezzi energy non ancora del tutto stabilizzato, beneficia di una struttura del debito a Medio/Lungo termine che per il 96,5% è a tasso fisso. Grazie alle operazioni di liability management indirizzate nel primo semestre 2023, la struttura finanziaria risulta ottimizzata in termini di costo e assolutamente adeguata per assicurare il Gruppo dai potenziali rischi legati alla volatilità dei mercati delle materie prime energetiche e per garantire al tempo stesso la continuità dell’attività operativa e l’importante attività di investimento pianificata. Il ricorso a finanziamenti a tasso variabile, collegato a linee bancarie revolving, viene attivato esclusivamente per esigenze di breve e per la gestione delle volatilità, elemento particolarmente positivo in un contesto di tassi d’interesse crescenti rispetto allo scorso anno.
In miglioramento anche il ritorno sul capitale investito e sul capitale proprio, con il ROI che dal 7,7% del 30 settembre 2022 sale al 9% e il ROE che passa dal 9% al 10,6%.
Area gas
Il MOL* dell’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – al 30 settembre 2023 si attesta a 334,1 milioni di euro rispetto ai 377,0 milioni dell’analogo periodo 2022, principalmente per un calo dei volumi riconducibile al clima particolarmente mite registrato nella prima parte dell’anno e a una maggiore attenzione al risparmio energetico da parte di cittadini e imprese. Tale contrazione è stata parzialmente compensata dall’incremento dei volumi sui mercati di ultima istanza, dal contributo dei servizi energia e delle attività incentivate in ambito efficienza energetica.
Nel mese di settembre, il Gruppo si è aggiudicato attraverso la controllata Hera Comm, per i prossimi due anni, 17 dei 18 lotti disponibili nei mercati di ultima istanza gas: 8 aree su 9 del servizio di ultima istanza e tutti i 9 lotti del servizio di default, che produrranno effetti a partire dal quarto trimestre 2023.
Nei primi nove mesi del 2023 gli investimenti effettuati nell’area gas ammontano a 138,1 milioni di euro, in crescita di 33,5 milioni rispetto all’anno precedente. In particolare, i maggiori investimenti sono relativi alla distribuzione gas per l’avvio della gestione dell’ATEM Udine 2, a seguito della gara, e alla vendita gas per l’acquisizione di nuovi clienti. Complessivamente sono in crescita anche gli investimenti nel teleriscaldamento e nei servizi energia.
Il numero di clienti gas arriva a sfiorare quota 2,1 milioni, in aumento (+2%), rispetto all’esercizio precedente, grazie alla crescita sia sui mercati tradizionali sia sui mercati di ultima istanza.
Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 33,2%.
Area energia elettrica
Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica – sale a 176,8 milioni di euro, rispetto ai 22,1 milioni dell’analogo periodo del 2022, anno caratterizzato dalla dinamica dei prezzi delle materie prime, mostrando un’importante crescita sia in termini di marginalità che di volumi venduti a clienti finali, soprattutto grazie allo sviluppo commerciale nel mercato libero, alle offerte innovative e ai servizi a valore aggiunto e alle maggiori marginalità sulla salvaguardia e sui 4 lotti dei servizi a tutele graduali. Inoltre, recentemente, sono stati riconfermati 4 lotti nella gara Consip EE21, per forniture di energia elettrica alle PA della durata di 12 mesi a partire dal 2024.
Continua a crescere anche la marginalità dei servizi finalizzati a promuovere la decarbonizzazione dei consumi dei clienti, ad esempio attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici e la promozione di soluzioni per la mobilità elettrica. In questo contesto si inseriscono anche la recente acquisizione del 60% della società F.lli Franchini, per incrementare ulteriormente i servizi di decarbonizzazione nel segmento dei clienti industriali, e l’avvio della partnership con il gruppo Orogel per la realizzazione di un innovativo impianto agrivoltaico al servizio dello stabilimento produttivo di Cesena.
Al 30 settembre 2023 gli investimenti effettuati nell’area energia elettrica ammontano a 81,3 milioni di euro, in crescita di 28,3 milioni rispetto all’anno precedente. Nella distribuzione, gli interventi realizzati riguardano prevalentemente la manutenzione straordinaria e il potenziamento di impianti e reti nei territori di Modena, Imola, Trieste e Gorizia, oltre al proseguimento delle attività di sostituzione massiva dei contatori e agli interventi per il miglioramento della resilienza dell’infrastruttura; mentre nella vendita, aumentano gli investimenti nelle attività commerciali connesse all’acquisizione di nuovi clienti.
La base clienti registra, infatti, un’importante crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 e arriva quasi a quota 1,7 milioni di unità (+18,9%).
Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 17,6%.
Area ciclo idrico
Il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – al 30 settembre 2023 si attesta a 209,3 milioni, in lieve crescita (+1,7%) rispetto ai 205,8 milioni dei primi nove mesi del 2022.
Gli investimenti lordi effettuati nell’area ciclo idrico integrato ammontano a 142,0 milioni (89,0 milioni nell’acquedotto, 34,6 milioni nella fognatura e 18,4 milioni nella depurazione), destinati a estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. Tra i principali si segnalano, nell’acquedotto, il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci e specifici interventi di rinnovo e potenziamento anche per contrastare i rischi di carenza idrica legati alle situazioni di siccità sempre più frequenti.
Arera, infine, ha riconfermato che gli standard di qualità tecnica del ciclo idrico integrato gestito dal Gruppo Hera sono tra i più elevati, con il conseguente riconoscimento di significative premialità, in linea con il track record.
Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 20,8%.
Area ambiente
Al 30 settembre 2023 il MOL dell’area ambiente sale a 258,0 milioni di euro (+4,8%), in aumento rispetto ai 246,2 milioni dell’analogo periodo 2022. Il MOL per i servizi di trattamento rifiuti si attesta a 212,5 milioni (in crescita di 15,2 milioni), mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento, per l’impatto dell’avvio delle nuove concessioni di Modena e Bologna, è pari a 45,5 milioni (in flessione di 3,4 milioni).
Si evidenziano, in particolare, un incremento del 15% dei rifiuti commercializzati, dovuto sia all’incremento dei rifiuti urbani che da mercato, le ottime performance della gestione energia per effetto del maggiore contributo dei termovalorizzatori di Modena e Trieste, il contributo delle variazioni di perimetro per le recenti acquisizioni e le positive performance delle attività commerciali, che insieme compensano gli aumenti inflattivi sui costi.
Per tutto il 2023 sono proseguite le principali iniziative previste a piano industriale in chiave di economia circolare, dal recupero di materia alla produzione di energia rinnovabile: ne è esempio il nuovo impianto per la produzione di biometano a Spilamberto, nel modenese, nato dalla partnership con Inalca del Gruppo Cremonini. La capacità dell’impianto di Spilamberto determinerà, a regime, un incremento del 48% del biometano prodotto dalla multiutility rispetto al consuntivo 2022 e contribuirà al raggiungimento dell’obiettivo del Gruppo di portare a quota 30 milioni di metri cubi all’anno la produzione di biometano.
In uno scenario caratterizzato da un lieve rallentamento dell’inflazione, dalla flessione della produzione industriale e da un aumento della pressione competitiva nei mercati presidiati, grazie a valide politiche gestionali il Gruppo ha continuato a consolidare la propria leadership nel settore ambiente, soprattutto nel mercato industria e nel recupero, dotando i propri impianti delle migliori tecnologie disponibili e garantendo un importante livello di crescita alla filiera. Con un centinaio di strutture all’avanguardia in grado di trattare qualsiasi tipologia di rifiuti, la dotazione impiantistica della multiutility continua a rappresentare un asset strategico e distintivo in un Paese che ha ancora forti carenze infrastrutturali in questo settore.
La tutela delle risorse ambientali si conferma anche nel 2023 un obiettivo prioritario del Gruppo, così come la massimizzazione del loro riutilizzo; ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata che al 30 settembre 2023 sale al 71,4%, in crescita del 4,6% rispetto ai primi nove mesi del 2022, grazie allo sviluppo di numerosi progetti nei territori gestiti dal Gruppo.
Gli investimenti effettuati nell’area ambiente ammontano a 83,4 milioni di euro e riguardano principalmente gli interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti, l’ottimizzazione di isole ecologiche e di attrezzature di raccolta, a cui si aggiungono gli investimenti per l’operazione con ACR.
Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 25,6%.