(Sesto Potere) – Bologna – 8 novembre 2023 – Il capogruppo comunale di Fratelli d’Italia di Bologna Stefano Cavedagna (nella foto a lato) – in merito alla situazione della Torre Garisenda – ha nei giorni scorsi chiesto come FdI, assieme a Bologna Ci Piace, un consiglio comunale straordinario.
Nella necessità che il sindaco, gli assessori ed i tecnici “dicano tutto ai cittadini”.
Si parte da una convinzione: “Fino ad oggi la torre è stata trascurata e c’è stata troppa opacità nella gestione delle informazioni”.
Un concetto ribadito e rafforzato da quanto sostenuto in un’apposita conferenza stampa che prende di mira il Comune che – è l’accusa di FdI – non avrebbe rinnovato per oltre due anni (dal 2021 a quest’estate) il contratto di monitoraggio della Torre con il Dicam – Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Material dell’Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna.
I dati forniti dall’amministrazione comunale – sempre secondo FdI – non sono aggiornati e per capirne le cause il gruppo comunale di Fratelli d’Italia ha fatto richiesta di accesso agli atti, con il partito che si dice pronto a recarsi anche dal prefetto per sollevare il problema se non ci saranno le risposte richieste.
A stretto giro si registra la replica dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici e Protezione civile Simone Borsari che in una nota dichiara: “vorrei rassicurare le cittadine e i cittadini bolognesi che non ci sono buchi nelle rilevazioni di dati e nel monitoraggio della torre Garisenda. Il Dicam è solo uno dei soggetti coinvolti, insieme a diversi altri, come le aziende che costantemente monitorano i diversi sensori installati sulla torre dal 2018. Trovo grave che si possano sollevare accuse di questo tipo con tanta superficialità.”
Quanto invece alle supposte omissioni di relazioni e informazioni?
“Ci mancherebbe altro – replica Simone Borsari (nella foto a lato in basso) -. I consiglieri comunali di FdI hanno fatto richiesta di accesso agli atti, lo hanno comunicato loro stessi. Non è la prima che fanno, dovrebbero sapere come funziona: riceveranno i documenti richiesti nei termini e nei modi previsti dalla legge, come è sempre stato. Così come hanno chiesto ed ottenuto ampia disponibilità ad un Consiglio comunale dedicato alla Garisenda, per discutere lo stato della Torre e gli interventi attivati. Mi pare che le dichiarazioni di questi giorni più che mirare alla sostanza delle cose cerchino, ancora una volta, di creare confusione su cose che, viceversa, hanno percorsi lineari e trasparenti”.
“Con rammarico registro che l’invito ad una gestione bipartisan e leale, pur nei rispettivi ruoli, su un tema di interesse primario per la città è caduto nel vuoto, seppellito dal tentativo di fare propaganda a buon mercato. Ad ogni modo chi ha ruoli pubblici è sempre chiamato a rispondere di quello che dice e fa. Come Amministrazione stiamo rendicontando, passo dopo passo, scelte e informazioni relative ad un simbolo della città. Valuteranno i cittadini il lavoro nostro, così come quello dei consiglieri comunali di FdI”: conclude l’assessore ai Lavori Pubblici e Protezione civile del Comune di Bologna che parla apertamente di: “polemiche che si scioglieranno come neve al sole.”