(Sesto Potere) – Rimini – 2 novembre 2023 – Lo spreco alimentare rappresenta una vera e propria emergenza mondiale: ogni anno, nel mondo, si sprecano 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, ancora perfettamente commestibile. Basti solo pensare che in Italia, che ha come obiettivo quello di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030, vengono gettati nei rifiuti dai 70 ai 96 kg/pro capite/anno di cibo commestibile.
Tale fenomeno assume sempre più una rilevanza non solo economica, ma anche culturale, sociale, sanitaria ed ambientale rappresentando, in un mondo dove ogni giorno migliaia di persone muoiono per mancanza di cibo, un problema etico e di sostenibilità.
Nell’ottica della prevenzione e della riduzione dello spreco alimentare, la collaborazione tra una nota azienda del territorio e il Servizio Veterinario di Rimini, struttura afferente al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL della Romagna, ha permesso di portare sulle tavole del Banco Alimentare un ingente quantitativo di crostacei, con termine minimo di conservazione superato.
Il pregiato alimento è stato naturalmente sottoposto a rigorosi test da parte dei veterinari ufficiali: oltre alle opportune verifiche sensoriali, ad ulteriore garanzia del prodotto donato, sono state concordate analisi microbiologiche e chimiche, affidate ad un laboratorio accreditato.
“Il Termine Minimo di Conservazione (TMC) – ricordano i medici veterinari – è la data sino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione ed è contraddistinto dalla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il…”. Ciò significa che se l’alimento è correttamente conservato ed ha mantenuto le sue caratteristiche organolettiche (odore, colore, sapore e consistenza), può essere tranquillamente consumato per un ulteriore periodo che, ovviamente, varia da prodotto a prodotto. Attenzione però a non confondere il TMC con la data di scadenza, contraddistinta dalla dicitura “da consumarsi entro il…”, superata la quale, l’alimento può costituire un pericolo per la salute.”