Il Comitato degli alluvionati cesenati riporta la notizia che 157 famiglie cesenati dovranno restituire i 3.000 euro legati al Contributo di immediato sostegno che di norma dovrebbe essere destinato alle famiglie la cui abitazione principale in seguito all’alluvione del maggio scorso era diventata non utilizzabile.
Il Comitato degli alluvionati cesenati ipotizza che si sia trattato di danni alle pertinenze (magazzini, locali di deposito, cantine, soffitte, solai, stalle, rimesse, posti auto, etc..) e sollecita il Comune, dopo le necessarie verifiche e gli accertamenti che possano far emergere eventuali truffe o irregolarità, a supportare economicamente le richieste legate a questo ambito abitativo.
Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca non ravvisa malafede da parte dei cittadini coinvolti e ricorda che chi s’è visto revocare il Contributo di immediato sostegno potrà comunque richiedere un indennizzo con allegata apposita perizia con stima dei danni a partire dal prossimo 15 novembre.
“Il caso del sostegno revocato a 157 cittadini alluvionati dal Comune di Cesena dimostra le inefficienze del Municipio, che si accompagnano a quelle della Regione, nella gestione dell’emergenza: gli unici ritardi ed errori sono i loro, ma purtroppo a pagarne le spese sono i cittadini. Ora il sindaco Lattuca spieghi nel dettaglio ai destinatari della revoca del contributo di 3000 euro, risorse messe a disposizione dal Governo Meloni, i motivi di questa decisione”: commenta Luca Lucarelli, (nella foto in alto), coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Cesena.
“Stiamo seguendo da vicino questa vicenda e la giustificazione del sindaco, che parla di un generico “atto dovuto”, non ci convince – rimarca l’esponente di FdI – La richiesta di restituzione portata dal messo comunale doveva essere quantomeno anticipata da una telefonata o comunque da un avviso dell’Amministrazione: far arrivare alle persone alluvionate una richiesta del genere, come se avessero rubato dei soldi, non è certo il massimo. Da parte nostra ribadiamo che nessuno rimarrà indietro e se la Regione avesse già provveduto ad aggiornare la piattaforma Sfinge sarebbe già stato possibile caricare le richieste di rimborso dei privati e ottenere le risorse. Ad ogni modo a partire dal 15 novembre anche questo problema incontrato dal Comune di Cesena con le domande del contributo di immediato sostegno sarà risolto, grazie all’ordinanza del Commissario Figliuolo che regolamenta i rimborsi alle famiglie: ancora una volta sarà il Governo a metterci una pezza”.
“Lattuca non perde occasione di lamentarsi per le risorse, a suo giudizio sempre insufficienti – prosegue il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia – ma la realtà è che gli enti locali non sono in grado di spendere tutte le risorse già ora a disposizione. In ogni caso, visto che il sindaco Lattuca non l’ha ancora capito, oppure finge di non comprendere, il Governo Meloni sta rimborsando e rimborserà i danni causati dall’alluvione. Ma quando il sindaco di Cesena parla della messa in sicurezza del territorio dovrebbe pesare con attenzione le parole: dice che l’impegno deve essere orientato a far diventare la Romagna più sicura di prima, come non essere d’accordo: peccato che chi doveva garantire la sicurezza del nostro territorio, cioè la sinistra al governo della Regione e di Cesena – conclude Luca Lucarelli – non lo ha fatto e oggi si permette di impartire patetiche lezioncine su come si dovrebbe intervenire. Farebbero bene a tacere e concentrarsi sul tanto lavoro che c’è da fare, senza intralciare il Governo che sta mantenendo tutti gli impegni presi”: conclude Luca Lucarelli.