(Sesto Potere) – Forlì – 17 ottobre 2023 – Sono conclusi i lavori per la messa in sicurezza del percorso interno del campanile di San Mercuriale a Forlì e ora sarà possibile salire nuovamente fino alla sommità, dopo oltre tre anni dalla chiusura.
Per illustrare i lavori eseguiti s’è svolta oggi una conferenza stampa – all’interno della basilica di San Mercuriale – a cui hanno partecipato: mons. Livio Corazza, vescovo di Forlì-Bertinoro; don Nino Nicotra parroco del Centro storico di Forlì; Claudio Leonessi, economo della Diocesi; l’ architetto Emanuele Ciani, direttore dei lavori; l’architetto Claudio Giannelli, direttore dell’Ufficio per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e l’avvocato Patrizia Graziani del Consiglio di amministrazione della Fondazione Carisp di Forlì.
Presente anche don Giovanni Amati, responsabile dell’ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e parroco di Dovadola e Casole e dell’unità pastorale di Rocca San Casciano, che comprende anche le parrocchie di Portico, Bocconi, San Benedetto in Alpe e San Donnino (vedi nelle foto di gruppo).
Il progetto ha previsto il risanamento conservativo della pavimentazione interna dell’aula della chiesa e del campanile con la messa in sicurezza del percorso interno e il restauro conservativo delle rampe della scala interna originaria ed esistente in cotto all’interno del Campanile.
La rimozione meccanica di stuccature eseguite durante interventi precedenti con materiali che per composizione possono interagire con quelli costitutivi che hanno perduto la loro funzione conservativa ed estetica.
La ripresa della stilatura dei giunti con le seguenti modalità: stuccatura delle connessure in malta di calce e inerti adeguati.
Il ripristino delle parti mancanti tramite impasti di malte a calce fibro-rinforzate.
L’installazione dei corrimano di sicurezza per agevolare la salita fino alla cella campanaria.
Una nuova illuminazione interna, abbinata all’ impianto di videosorveglianza e un sistema acustico per poter interagire con i visitatori della struttura campanaria.
E’ stato anche collocato un parapetto di sicurezza e protezione della caduta dall’alto.
Ed è stato effettuato il restauro conservativo degli elementi lapidei all’interno del Campanile, ovvero le colonne delle finestre (monofore, bifore, trifore e quadrifore) mediante la pulitura, il consolidamento, la stuccatura e la protezione finale.
Realizzato anche un sistema allontanamento dei volatili.
L’impegno economico globale ammonta a poco più di 371mila euro, di cui 127.373,93 per l’aula della chiesa (i pavimenti, già sistemati negli scorsi mesi: il 27 marzo) e 243.633 euro per l’intervento sul campanile.
Per sostenere la spesa dei restauri hanno contribuito la Cei con l’8Xmille destinato all’ “Edilizia di Culto” della Chiesa cattolica con 230mila euro e per 102mila euro stanziati dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
Rimane a carico della basilica di San Mercuriale la restante quota di 39mila euro. L’abate della Basilica di San Mercuriale, don Nino Nicotra, e la Diocesi di Forlì-Bertinoro chiedono ai fedeli e a tutti i cittadini che apprezzano e riconoscono l’importanza di San Mercuriale quale simbolo della città e per il patrimonio storico, architettonico e artistico forlivese “un aiuto concreto per sostenere l’onere della spesa”. Privati cittadini e ditte che volessero contribuire – ricorda la Diocesi – è possibile fare un’offerta mediante un’ erogazione liberale, con l’importo detraibile nella dichiarazione dei redditi, e bonifico all’Iban IT09Q0854213200000000232231 intestato alla parrocchia di San Mercuriale;
La visita al campanile della Basilica coinciderà con le iniziative programmate per la Solennità della Festa di San Mercuriale. Apertura al pubblico domenica 22 ottobre e domenica 29 ottobre dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. Previste anche aperture in occasioni di particolari festività, per prime quelle natalizie.
Nel ricco programma delle iniziative dedicate a San Mercuriale – che iniziano il 22 ottobre e si concludono il 29 – da segnalare: venerdì 27 ottobre, in Basilica, alle 18.30, la presentazione del libro: “San Mercuriale. Il vagabondo di Dio: ecco il suo volto 1800 anni dopo” con l’intervento di Salvatore Giannella, giornalista e scrittore, Mirko Traversari, antropologo fisico, ed Elisabetta Cilli, archeo-genetista. Sarà ripercorso il volto e il profilo biologico dell’evangelizzatore armeno primo Vescovo di Forlì.
Sempre nel corso della conferenza stampa odierna s’è dato conto dei danni provocati dallo sciame sismico del 18 settembre scorso con epicentro Marradi ed effetti in moltissime località dell’appennino tosco romagnolo. Gli edifici religiosi (tra parrocchie, chiese, oratori, eremi, cimiteri e strutture di comunità) danneggiati dal sisma sono stati 25.
Di cui ancora chiusi al pubblico per le verifiche strutturali o inagibili per provvedimento dei vigili del fuoco: 20 (comprese in un territorio tra: Civitella, Dovadola: compresa la badia che accoglie le spoglie della beata Benedetta Bianchi Porro, Pieve Salutare, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano e l’Eremo di Montepaolo) e 5 utilizzabili, ovvero: la parrocchia di Castrocaro terme, parrocchia e cimitero di Roncadello, la chiesa di Santa Lucia a Forlì, la stessa Basilica di San Mercuriale e la parrocchia di Villafranca con Villa Serughina (comunità terapeutica) e fabbricato di servizio.
Al termine della conferenza stampa i convenuti hanno verificato i lavori realizzati salendo anche fino alla cella campanaria (vedi foto in basso).
Ultimo dato comunicato oggi: per completare l’opera si attende una ditta specializzata – ce ne sono due in tutta Italia – per sistemare la croce – attualmente leggermente storta – che svetta sulla sommità della guglia del campanile.