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80° liberazione, a Palazzo D’Accursio inaugurata la mostra di Antonella Cinelli

(Sesto Potere) – Bologna – 19 aprile 2025 – In occasione degli 80 anni dalla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, l’Anpi provinciale di Bologna, in collaborazione con Istituto Storico Parri e Comune di Bologna, promuovono LIBERI! 80 dalla Liberazione, il nuovo progetto pittorico di Antonella Cinelli, artista che da anni intreccia la propria ricerca con la storia civile e la memoria collettiva del nostro Paese.

La mostra è allestita nella Manica Lunga di Palazzo d’Accursio (primo piano), visitabile gratuitamente dal 18 aprile al 2 maggio e, in un secondo momento, sarà spostata nelle sale espositive dell’Istituto Storico Parri di Bologna.

All’inaugurazione sono intervenuti, con l’artista Antonella Cinelli, la presidente dell’Anpi provinciale di Bologna Anna Cocchi e il sindaco Matteo Lepore, che ha commentato così: “80 anni di Liberazione significano 80 anni di libertà. Ringraziamo le partigiane e i partigiani che hanno permesso di liberare Bologna, con queste opere pittoriche che la cittadinanza potrà vedere nella Manica Lunga di Palazzo d’Accursio”.

LIBERI! 80 dalla Liberazione, il nuovo progetto pittorico di Antonella Cinelli, artista che da anni intreccia la propria ricerca con la storia civile e la memoria collettiva del nostro Paese.
Dodici grandi tele di cm 80×120, ispirate ai primi dodici articoli della Costituzione italiana, compongono un’installazione immersiva dove immagine e parola dialogano per far riflettere il pubblico sul legame profondo tra la Resistenza e i diritti fondamentali che da essa sono nati.
Ogni opera ritrae donne e uomini, ragazzi e ragazze che si sono opposti ognuno secondo la propria particolare inclinazione, al nazifascismo diventando protagonisti della Resistenza; i volti sono stati selezionati con attenzione da archivi pubblici e fondi privati. Le immagini, realizzate interamente a olio nelle sfumature del blu oltremare, saranno attraversate da testi in oro, composti con polvere di ottone, che riportano i primi dodici articoli della nostra Costituzione.
La luce, interagendo con le scritte dorate, le farà apparire e scomparire a seconda del punto di vista dello spettatore, sottolineandone la preziosità, ma anche la fragilità, come a suggerire che quei diritti – se trascurati – possono affievolirsi nella coscienza collettiva.
L’insieme di immagine e testo diventa così metafora dell’appartenenza diretta della Costituzione italiana all’esperienza della guerra di Resistenza.
Blu e oro, dunque, non sono semplici scelte estetiche: il blu oltremare delle tele evoca la nobiltà spirituale e il respiro sacro del sacrificio, l’elevazione morale di un ideale che guarda in alto. L’oro delle lettere rimanda a ciò che è irripetibile e prezioso, come i valori su cui si fonda la nostra democrazia.

“L’arte ha, a mio avviso, il dovere di mettersi al servizio, di farsi interprete di una voce che non deve spegnersi– afferma Antonella Cinelli –Una voce che attraversa le generazioni e si rinnova ogni volta che la guardiamo negli occhi”. 
Questa mostra non si limita a commemorare: invita a vigilare.
I diritti conquistati grazie al coraggio e al sacrificio di alcuni non sono garantiti per sempre. È nostro compito custodirli, esercitarli e difenderli, ogni giorno, perché la libertà non è un punto d’arrivo ma un processo continuo.

Dal 14 aprile, inoltre, la città torna a essere attraversata dai volti dei partigiani bolognesi: le gigantografie tratte dal precedente progetto dell’artista, “Ciò che Resiste” (2018), sono nuovamente esposte sulle porte monumentali di Bologna, trasformando gli ingressi della città in sentinelle di memoria.

Il viaggio di LIBERI! 80 dalla Liberazione proseguirà a Siena, presso la Galleria Violetti Arte Contemporanea, nel mese di giugno con i bozzetti originali e i disegni preparatori della mostra, preziose testimonianze del percorso creativo e civile dell’artista.
LIBERI! 80 dalla Liberazione è un grido che attraversa il tempo, un’opera collettiva che invita ciascuno a scegliere, partecipare, ricordare.