(Sesto Potere) – Bologna – 21 dicembre 2024 – Lunedì 23 dicembre, in occasione del 40° anniversario dell’attentato al Rapido 904 Napoli-Milano, alle ore 11 alla stazione ferroviaria di San Benedetto Val di Sambro (Bo), si terrà una cerimonia commemorativa: sarà deposta una corona ai piedi della lapide in memoria delle vittime.
Parteciperà l’assessora Anna Lisa Boni.
Saranno presenti i Gonfaloni civici del Comune e della Città metropolitana di Bologna.
L’attentato fu una replica di quello condotto dal terrorismo neofascista nel 1974 ai danni del treno Italicus.
Il 23 dicembre 1984: un attentato dinamitardo colpì, nella Grande Galleria dell’Appennino tra Firenze e Bologna, il treno rapido 904, provocando 16 morti e 267 feriti.
La strage del Rapido 904 commosse il Paese e lo fece ripiombare nell’incubo del terrorismo, che aveva avvolto l’Italia dal 1969 in poi, con violenze quotidiane e centinaia di vittime innocenti.
Anche per questo, si pensò subito ad un colpo di coda dell’estremismo eversivo.
Ma le indagini saranno lunghe e complesse e, solo con la sentenza di Cassazione del 1992, si proverà la matrice “terroristico-mafiosa”.
Per le modalità organizzative e per i personaggi coinvolti, è stato indicato dalla Commissione stragi come un evento antesignano e precursore dell’epoca della guerra di mafia dei primi anni ottanta del XX secolo.
A 40 anni dalla strage, anche Rai Cultura ricorderà il tragico evento attraverso due contributi in onda lunedì 23 dicembre dalle 19.05 su Rai Storia: si inizia con una commossa Raffaella Carrà che il giorno dopo in “Pronto, Raffaella?” dedica la puntata al doloroso evento. A seguire, lo speciale “Rapido 904. Una strage al buio” di Alessandro Chiappetta, con la regia di Agostino Pozzi ne ripercorre la storia.
“Rapido 904. Una strage al buio” analizza la vicenda, racconta i fatti e restituisce la memoria della tragedia.
Al racconto, contribuiscono le testimonianze dei superstiti: Enza Napoletano, Stefano Fabretti, Lucia Gallo; di Angela Calvanese, che perse la sorella e i nipoti, di Rosaria Manzo, figlia del macchinista e oggi Presidente dell'”Associazione tra i familiari della strage sul treno Rapido 904 del 23 dicembre 1984″. Con loro, l’analisi degli storici Aldo Giannuli e Isaia Sales, dei giornalisti Roberto Scardova, Carlo Bonini, Marisa Figurato e Vincenzo Vasile, e del magistrato Paolo Itri.