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376 eventi meteo estremi registrati nel 2025 in Italia, danni più gravi in Lombardia, Sicilia, Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna

(Sesto Potere) – Bologna – 30 dicembre 2025 – In Italia anche nel 2025 la crisi climatica lascia il segno, e lo fa in maniera sempre più profonda. A parlar chiaro è l’amaro bilancio di fine anno tracciato dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente e realizzato in collaborazione con il Gruppo Unipol.

Nella Penisola nel 2025, aumentano gli eventi meteo estremi arrivando a quota 376, con +5,9% rispetto al 2024. Il 2025 diventa, così, il secondo anno con più eventi meteo registrati in Italia, negli ultimi 11 anni, dopo il 2023 (quest’ultimo segnato da 383 eventi meteo estremi).

Allagamenti da piogge intense (139), danni da vento (86) ed esondazioni fluviali (37) sono i principali fenomeni che si sono abbattuti di più nel corso dell’anno.
Preoccupa anche il forte aumento dei casi legati a temperature record, +94% rispetto allo scorso anno, quello delle frane da piogge intense, +42%, e danni da vento, +28,3%.
Gli effetti della crisi climatica si ripercuotono anche sui territori: nel 2025 ad essere il più colpito è stato soprattutto il Nord Italia, seguito da Sud e Centro.

Tra le città, Genova (12 eventi meteo estremi), Milano (7) e Palermo (7).

A livello regionale, le regioni ad aver subito gli impatti maggiori degli eventi meteo estremi sono state: Lombardia, con 50 casi, Sicilia, 45 casi, la Toscana con 41 casi, il Veneto 33 casi e poi: Emilia-Romagna con 29 casi, Liguria 27 e Lazio 20.

A livello provinciale, Genova con 16 eventi meteo estremi, seguita dalla provincia di Messina e Torino con 12, Firenze e Treviso con 11, Milano con 10, Como, Lecce, Massa Carrara e Palermo con 9.

Preoccupano anche i danni che gli eventi meteo estremi stanno causando sui trasporti: 24 quelli che nel 2025 hanno provocato danni e ritardi a treni e trasporto pubblico locale nella Penisola. Interruzioni e sospensioni causate non solo da piogge intense, allagamenti e frane dovute a intense precipitazioni, ma anche dalle temperature record e dalle forti raffiche di vento.

Una fotografia preoccupante quella scattata dall’Osservatorio Città Clima di Legambiente che mette in evidenza quanto la crisi climatica stia accelerando il passo anche in Italia causando danni, rendendo il territorio più fragile, e mettendo in pericolo anche la vita delle persone. La Penisola, denuncia Legambiente, paga lo scotto di azioni di adattamento sporadiche e non coordinate, prive di multi settorialità e di un approccio multilivello.

Ciò avviene in un contesto in cui i danni subiti nel Paese da ondate di calore, siccità e alluvioni nel 2025, secondo un recente studio dell’Università di Mannheim, ammontano a 11,9 miliardi di euro e in futuro, con una proiezione al 2029, saliranno a 34,2 miliardi di euro.

Foto: Fabio Blaco