(Sesto Potere) – Cattolica – 19 giugno 2024 – Un ulteriore concreto passo nell’applicazione del Decreto Ministeriale 77 nel Distretto di Riccione, in attuazione di un piano discusso e condiviso con le amministrazioni locali un anno fa.
Possono essere sintetizzati così l’apertura dei nuovi poliambulatori di medicina specialistica di Cattolica, in via Mentana 15 (ex CRA Galli), e i lavori di realizzazione dell’Ospedale di Comunità (Os.Co.), finanziato con fondi PNRR, insieme agli interventi di ristrutturazione e rafforzamento sismico all’ospedale Cervesi.
Il punto della situazione e sullo stato di avanzamento di tale percorso è stato svolto in un incontro con la stampa tenutosi nella Residenza Municipale di Cattolica, presenti i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i vertici di Ausl Romagna.
Sindaca Foronchi: “Massima attenzione all’ospedale”
“Quando abbiamo cominciato ad amministrare questa città era già stato stabilito che una parte dell’ospedale sarebbe stata interessata dal progetto per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità con fondi PNRR – ha ricordato la sindaca Franca Foronchi – quindi ora inizia in modo fattivo l’importante percorso per la sistemazione del ‘Cervesi’, che porterà 16 nuovi posti letto per l’Os.Co. a disposizione del territorio, oltre a un significativo intervento per migliorare la struttura nel suo complesso. Tali lavori comportano lo spostamento di alcuni ambulatori specialistici, che dopo una serie di incontri hanno trovato collocazione in via Mentana, all’interno della ex Cra Galli, pronta per un’esigenza di questo tipo. Per venire ulteriormente incontro agli utenti e cercare di limitare i disagi come amministrazione abbiamo anche attivato un servizio navetta gratuito ospedale-poliambulatori e viceversa. In quest’occasione tengo a ribadire che abbiamo sempre mantenuto massima attenzione sull’ospedale di Cattolica, che va detto non può essere più quello degli anni Ottanta o Novanta, proprio perché è cambiata in toto la sanità. Al centro della nostra visione restano comunque i cittadini e l’obiettivo di dare risposte al loro diritto alla salute, dal nostro punto di vista garantito al meglio dalla sanità pubblica. C’è un aspetto di territorialità che dobbiamo tenere presente: la Casa della Comunità, insieme a San Giovanni in Marignano, è un ulteriore servizio fondamentale per il nostro territorio”.
Assessore Romeo: “Lavorare insieme per utilizzare al meglio le risorse disponibili”
Concetti ripresi anche dall’assessore comunale alla sanità, Nicola Romeo, dopo aver ringraziato per la loro presenza i dirigenti di Ausl Romagna, a cominciare dal Direttore Generale Tiziano Carradori, “a dimostrazione dello spessore di queste azioni”. “Abbiamo una grande responsabilità, cioè quella di innovare in un momento in cui le risorse, anche umane, non sono abbondanti – ha sottolineato Romeo – perciò è fondamentale lavorare insieme per superare le criticità e per poter utilizzare al meglio quel che è disponibile. In particolare per quel che riguarda i servizi di prossimità occorre riempirli di contenuto, anche e soprattutto per i bisogni che emergono nell’ambito del Distretto. In tale ottica sono fortemente motivato a portare avanti il lavoro intrapreso da due anni a questa parte”.
Carradori: “Sempre forte dialettica con le amministrazioni locali per garantire i servizi”
Il Direttore Generale di Ausl Romagna, Tiziano Carradori, ha aggiunto “Nell’ascoltare gli interventi di chi mi ha preceduto ripensavo a quando un quarto di secolo fa ho reinternalizzato l’ospedale Cervesi, mi pare che interventi per oltre 3 milioni di euro siano un significativo segno di quanto abbiamo a cuore questa struttura – ha dichiarato Carradori – dove fra l’altro abbiamo pure eccellenze quali ortopedia della spalla o la struttura semplice Fisiopatologia della riproduzione, senza dimenticare il Cau che viaggia verso i 500 accessi a settimana, fra l’altro con bassi livelli di trasferimento al Pronto Soccorso, quindi a conferma di come i cittadini siano attenti e consapevoli delle peculiarità del servizio. Il nostro non è mai stato un approccio tecnocratico, ma di forte dialettica con le amministrazioni locali, quelle che sono a stretto contatto con la popolazione, un elemento di arricchimento, e la permanenza di servizi, non la cancellazione, dice che al centro dell’attenzione vi sono le necessità di una comunità. Senza un prima e un dopo, un ospedale non ha senso. La salute è data da tante componenti, noi siamo per una sanità che consenta a una comunità di esprimere il massimo delle sue possibilità. E pertanto continueremo in questa opera dialettica e di franca collaborazione con le amministrazioni locali per garantire ai cittadini i bisogni di salute”.
Bertuccioli: “Tema sanitario radicato nel territorio e responsabilizza noi amministratori”
Messaggio rafforzato anche dalle parole di Michela Bertuccioli, neo sindaca di San Giovanni in Marignano, intervenuta raccogliendo l’invito degli organizzatori: “Negli incontri con i cittadini ho toccato con mano quanto il tema sanitario sia radicato nel territorio, che responsabilizza noi amministratori locali. Spesso c’è una falsa percezione di depotenziamento dell’ospedale o dei servizi di assistenza, noi siamo qui per dire ben altro, pur in mezzo tante difficoltà. A livello di Distretto stiamo facendo il massimo ed è giusto che i cittadini lo sappiano”.
Dalla residenza municipale ci si è poi spostati ai poliambulatori di via Mentana per il taglio del nastro e una visita-sopralluogo della struttura.