(Sesto Potere) – Faenza – 15 giugno 2024 – Una giornata per dire “grazie”. Grazie a tutti coloro che, a diverso titolo, con o senza uniforme, accorsero in quei terribili giorni del maggio di un anno fa, per soccorrere e aiutare i cittadini delle zone colpite dall’alluvione. Una giornata per ribadire gli impegni per i legittimi aiuti ancora necessari. Ma soprattutto per ricordare le 17 vittime, uniche perdite irreparabili.
“Una giornata per dire grazie. Alluvione, un anno dopo”: questo il titolo del grande evento organizzato dalla Regione Emilia-Romagna insieme all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in corso al PalaCattani di Faenza (Ra) con oltre 2000 invitati: Protezione civile, istituzioni, forze dello Stato, mondo del volontariato.
Per tutti i presenti una borsa di tela con il libro “Quel che conta”, realizzato dall’Agenzia di comunicazione e informazione della Giunta regionale e gli scatti del fotografo cesenate Marco Onofri, oltre una spilla ricordo della Protezione civile.
All’ingresso dei partecipanti, sono seguiti i saluti introduttivi di Castrese De Rosa, prefetto di Ravenna, e Massimo Isola, sindaco di Faenza; poi Michele de Pascale, presidente della Provincia di Ravenna, in rappresentanza di Upi Emilia-Romagna; Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, in rappresentanza di Anci Emilia-Romagna; infine, Marco Monesi, in rappresentanza della Città metropolitana di Bologna.
Spazio, poi, agli interventi: sul palco si sono avvicendati Sisto Russo (Dipartimento nazionale di Protezione civile); Rita Nicolini, direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile; Gian Marco Desogus, Ercc Liaison Officers della Commissione europea; Sergio Zaniboni, presidente del Comitato regionale di Coordinamento del volontariato di Protezione civile, e Dario Pasini, presidente del Comitato nazionale di Protezione civile.
Ha coordinato Marco Bilancioni (Il Resto del Carlino – Forlì).
A conclusione dell’evento, gli interventi di Luigi D’Angelo (Dipartimento nazionale di Protezione civile), Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. Ha coordinato Agnese Pini, direttrice di QN – il Resto del Carlino La Nazione Il Giorno.
Nell’incontro di oggi si è parlato anche di contributi e donazioni. Oltre 52 milioni di euro donati. A tanto ammonta “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, la raccolta fondi avviata immediatamente dalla Regione, cui hanno risposto con generosità tantissime persone, insieme ad associazioni, imprese, artigiani, aziende, sindacati, categorie economiche e professionali, ordini e confessioni religiose, grandi gruppi industriali, società e rappresentanti di tutti i settori, dalla cultura allo sport.
l’utilizzo dei fondi raccolti è rendicontato euro per euro sul sito: https://www.regione.emiliaromagna.it/alluvione/rendiconto-donazioni
Sul totale della somma donata, 5 milioni sono stati assegnati ai Comuni per famiglie e persone in difficoltà; 5,1 milioni alle imprese; quasi 10 milioni ai cittadini e alle famiglie anche a rimborso delle spese per la realizzazione di sistemi di protezione come paratie e barriere e 5,4 milioni di euro al ripristino di infrastrutture per i giovani, lo sport e spazi della cultura.
La quota restante di 27 milioni destinata a contributi per chi ha avuto il veicolo – auto, motociclo, ciclomotore – distrutto, o anche solo danneggiato, dall’alluvione.
“Oggi, a distanza di un anno, è il momento del ringraziamento ma anche della commemorazione delle vittime e del rinnovo degli impegni- hanno commentato Bonaccini e Priolo-. Un ‘grazie’ immenso a tutti coloro che hanno lavorato senza sosta accanto alle comunità ferite nel momento dell’emergenza, e non solo: molti continuano a farlo ancora oggi per rafforzare la sicurezza del territorio e portare avanti gli interventi di ricostruzione”.
“Da parte nostra- hanno proseguito il presidente e vicepresidente Bonaccini e Priolo – non dimenticheremo mai quanto accaduto: di bilanci ne abbiamo fatti e, come abbiamo già avuto modo di dire, ribadiamo che non arretreremo fino all’ultimo rimborso. Questa, però, vuole essere una giornata per dire soprattutto, con forza, grazie, perché la presenza e l’aiuto di tutti sono stati fondamentali per rialzarsi e ripartire”.