(Sesto Potere) – Milano, 9 novembre 2024 – Si è svolta nei giorni scorsi, presso STEP FuturAbility District a Milano, la presentazione della Survey TEEN 2024, la nuova indagine condotta da Fondazione Libellula, impresa sociale nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza di genere e ogni forma di discriminazione.
Sono 1.592 gli adolescenti tra i 14 e i 19 anni che hanno partecipato al sondaggio, fornendo dati allarmanti sul grado di consapevolezza e percezione delle dinamiche relazionali tra i più giovani, evidenziando la necessità di interventi educativi specifici per contrastare la violenza di genere e promuovere relazioni basate sul rispetto reciproco.
I dati mostrano che 1 adolescente su 5 non riconosce gli abusi nelle relazioni, dimostrando una confusione tra ciò che costituisce amore e ciò che invece è controllo e possesso.
Questo fenomeno si riflette anche su atteggiamenti specifici: 1 adolescente su 5 considera normale toccare una persona senza consenso; Un altro 1 su 5 ritiene accettabile baciare senza il consenso della persona; Più di 1 su 4 non vede nulla di sbagliato nel condividere dettagli intimi del partner senza il suo consenso; Inoltre, 1 adolescente su 2 non percepisce la gelosia come una forma di violenza.
Questi dati evidenziano una percezione distorta del consenso e della violenza di genere. Il fatto che circa il 20-25% degli adolescenti non consideri azioni invasive come il toccare, baciare o diffondere informazioni intime senza il consenso come violenza, dimostra un problema culturale profondo. La cultura del consenso appare dunque gravemente sottovalutata, con il 40% dei giovani che non ritiene stalking l’invio insistentemente di messaggi a una persona che si desidera. Ciò contribuisce a normalizzare comportamenti che sfociano nella violenza.
Un altro dato preoccupante emerso dalla Survey TEEN 2024: 1 ragazzo su 2 è convinto che le donne abbiano bisogno di un uomo che le protegga. Ma solo il 27% delle ragazze è d’accordo. Non solo: 1 adolescente su 5 ha ricevuto strattoni dal partner. Più di 1 su 10 ha subito pugni o schiaffi. E quasi 1 su 10 ha visto lanciarsi addosso oggetti dal partner.
Anche la minimizzazione della violenza è un problema. 1 adolescente su 4 trova comprensibile reagire con violenza dopo un tradimento. Analogamente, quasi 1 su 4 ritiene che una ragazza che picchia un ragazzo sia meno grave rispetto al contrario. Inoltre, il 40% dei ragazzi crede che, se vengono diffuse foto intime, la responsabilità ricada anche sulla vittima.
Durante l’evento di presentazione, relatori come Giuseppe Di Rienzo, Direttore Generale di Fondazione Libellula, Elena Panzera, Presidente AIDP Lombardia, e con la moderazione di Valeria Ciardiello, hanno discusso dell’importanza di agire con urgenza per educare le nuove generazioni al rispetto e al consenso, coinvolgendo scuole, famiglie e aziende per prevenire la violenza di genere.
“Il fatto che quest’anno alla Survey abbiano risposto più di 1.500 adolescenti tra i 14 e i 19 anni ci dimostra che c’è volontà di parlare di questi argomenti” – dichiara Giuseppe Di Rienzo, Direttore Generale di Fondazione Libellula. “A noi spetta coinvolgere gli agenti educativi per parlarne con consapevolezza e competenza: la scuola, ma anche le aziende, di cui spesso sottovalutiamo il ruolo culturale. Il nostro approccio è quello di creare una sinergia tra tutte le parti coinvolte, adolescenti, famiglie, scuole, associazioni e aziende, per portare soluzioni che abbiano un impatto concreto per prevenire e contrastare la violenza di genere”.
La Survey TEEN 2024, raccolta nell’eBook “Senza Confine”, rappresenta uno strumento fondamentale per comprendere come gli adolescenti italiani interpretano le dinamiche di potere e controllo all’interno delle relazioni sentimentali, offrendo spunti per interventi educativi mirati.
(La Survey TEEN è disponibile integralmente sul sito di Fondazione Libellula: https://www.fondazionelibellula.com/it/ebook.html)
Fondazione Libellula Impresa Sociale
È la fondazione di Zeta Service nata con lo scopo di agire su un piano culturale per prevenire e contrastare la violenza di genere e ogni forma di discriminazione. Attraverso il Network Libellula – che ad oggi conta oltre 120 realtà – agisce nelle aziende con attività dedicate a collaboratori e collaboratrici su stereotipi, molestie, empowerment e linguaggio inclusivo. Realizza inoltre progetti di cura per educare all’equità di genere, promuovere l’inserimento lavorativo di donne a rischio o vittime di violenza, aiutare il personale degli ospedali a riconoscere i segni della violenza domestica, diffondere consapevolezza e strumenti di prevenzione sul territorio sostenendo chi vive situazioni di vulnerabilità, educare le nuove generazioni e il personale scolastico alla cultura del rispetto.