(Sesto Potere) – Bologna – 16 marzo 2025 – Per difendere il paesaggio è necessario fermare il fenomeno del consumo di suolo e del dissesto idrogeologico che vede oggi quasi un quinto del territorio italiano (18%) classificato come ad alto rischio di frana e alluvione, aggravando gli effetti del maltempo e dei cambiamenti climatici, con gravi ripercussioni per l’economia e la vita delle persone.
Lo afferma Coldiretti, sulla base di dati Ispra, in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, istituita dal Ministero della Cultura, che si è celebrata il 14 marzo durante la poiena ondata di maltempo in Emilia-Romagna.
Su una superficie nazionale di 302.068 km2 sono ben 55.609 i km2 classificati tra le aree a maggiore pericolosità di frane e alluvioni, dove risiedono quasi tre milioni e mezzo di famiglie. Un fenomeno – denuncia Coldiretti – spinto dall’erosione di terra fertile e dalla copertura artificiale del suolo che fa sparire in Italia due terreni agricoli al giorno, secondo una stima Coldiretti su dati Ispra.
Il risultato è che nell’ultimo mezzo secolo è scomparsa una superficie agricola pari a 12 milioni di campi da calcio, causando lo spopolamento delle aree interne e montane e facendo mancare quel quotidiano presidio garantito dagli agricoltori che assicurano una costante manutenzione del territorio, l’argine più efficace al pericolo dissesto.
Da qui l’importanza di accelerare – rileva Coldiretti – sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.