(Sesto Potere) – Bologna – 28 febbraio 2022 – Il Coordinamento nazionale delle Commissioni di pari opportunità di Regioni e Province Autonome sente l’urgenza di condividere “l’estrema preoccupazione per i contorni sempre più drammatici che sta assumendo l’aggressione russa all’Ucraina, soprattutto per quanto riguarda i civili inermi costretti a nascondersi e a temere ogni minuto per la propria vita e quella dei propri bambini”.
“Ci uniamo all’appello per una iniziativa unitaria internazionale, con al centro l’Unione Europea, a sostegno della soluzione diplomatica e politica della crisi tra Russia e Ucraina, che mette in pericolo la pace in Europa e nel mondo”. Così Roberta Mori, (nella foto in alto), consigliera regionale dell’Emilia-Romagna e coordinatrice nazionale delle Commissioni Pari Opportunità di Regioni e Province Autonome.
“Sono soprattutto le donne, in queste ore angosciose,- sottolinea la Coordinatrice nazionale- a presidiare e manifestare nelle piazze il ‘NO’ alla guerra e la volontà di Pace. Siamo vicine, con profondo senso di sorellanza, alle tante madri e sorelle e figlie ucraine che, emigrate per lavorare, soffrono anche la lontananza da una situazione inaccettabile e folle, da fermare subito per il bene di tutti”.

“La durezza delle sanzioni già adottate e predisposte – continua la Coordinatrice nazionale- ci rassicurano sulla compattezza dell’Europa a difesa della sovranità Ucraina e del diritto internazionale violato. La violenza in corso, però, richiede ogni sforzo da parte dell’Italia nonché delle istituzioni e delle società civili europee, al fine di evitare una ulteriore escalation che porterebbe a una catastrofe umanitaria.
Le Commissioni pari opportunità, da sempre impegnate a presidiare i valori dell’uguaglianza, del rispetto e del dialogo nelle differenze, chiedono in particolare alle proprie Regioni e Province autonome di riferimento – insiste Roberta Mori– – di attivare immediatamente ogni canale di relazione con enti, istituzioni e associazioni che sia utile a organizzare l’allontanamento dall’Ucraina dei bambini e dei minori in pericolo, cercando di mantenere l’integrità delle famiglie che vivono nelle zone diventate scenario bellico”.
“Riteniamo- conclude Roberta Mori– occorra mettere in campo una rete capillare di protezione e accoglienza, in particolare per i minori, ad ogni livello. Auspichiamo che ciascuno faccia la propria parte e molto in fretta per contribuire da un lato alla mobilitazione collettiva, che cresce in queste ore, e dall’altro per spronare la Comunità internazionale a una risposta unitaria per ristabilire un assetto di Pace”.
Nella foto qui in pagina la torre del palazzo dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro a Bologna illuminata con i colori della bandiera ucraina per dire “No alla guerra”.