(Sesto Potere) – Bologna – 1 marzo 2022 – “Non appena possibile, ospiteremo la Compagnia di balletto dell’Opera di Kiev (nella foto in alto) in Emilia-Romagna, per una tournée nei teatri della regione. Riteniamo che anche la cultura sia un modo importante per manifestare solidarietà e sostegno a un popolo”. Così l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, dopo i recenti contatti con la Sovrintendenza del teatro ucraino.

“A partire da una notizia di stampa che dava la compagnia a Parigi, alla ricerca di solidarietà internazionale- spiega Felicori-, d’accordo col presidente Bonaccini e con la collaborazione della Fondazione della Danza di Reggio Emilia abbiamo raccolto la piena e appassionata disponibilità dei teatri dell’Emilia-Romagna ad ospitare anche subito una tournée della Compagnia di balletto dell’Opera di Kiev”.
Purtroppo, aggiunge l’assessore, “quest’occasione concreta e immediata di incontro e sostegno è ora impossibile. La tournée a Parigi è stata annullata e la Compagnia è a Kiev. Il teatro è chiuso. La città, come è noto, è quasi accerchiata”.
“Siamo dunque entrati in contatto con la Sovrintendenza del teatro ucraino, dichiarandoci pronti all’ospitalità non appena possibile. La Soprintendente ci ha ringraziato, sottolineando come sia per il teatro che per i singoli artisti questa solidarietà è fondamentale. Si è detta riconoscente anche per la inattesa rapidità di reazione della nostra proposta. L’augurio suo e di tutti noi- chiude Felicori– è che venga rapidamente il tempo per il ritorno della cultura”.

Sempre in ambito culturale si registra il messaggio di solidarietà e vicinanza umana che il Maestro Riccardo Muti ha rivolto al popolo ucraino. Il giorno in cui il mondo ha saputo dell’attacco della Russia all’Ucraina, il direttore musicale Riccardo Muti è salito sul palco dell’Orchestra Hall per guidare la Chicago Symphony Orchestra e il Coro nella Sinfonia n. 9 di Beethoven ed ha dedicato l’esecuzione dell’opera, e il suo messaggio esplicito di parentela universale, al popolo ucraino e alle altre vittime di violenza inutile in tutto il mondo: “Facciamo musica che significa gioia e pace. Ma… penseremo in questo momento che la gioia senza pace non può esistere. “: ha detto alla platea del Chicago Symphony Center, aggiungendo: “spero che da questa splendida Hall, dall’orchestra, dal coro e da voi tutti, arrivi un messaggio a tutte le persone che, non solo in Ucraina ma nel mondo, stanno creando violenza, odio e uno strano bisogno di guerra. Noi siamo contro tutto questo”.
Una commossa riflessione rilanciata oggi – con la condivisione del video dell’appello lanciato dal Maestro – dalla direttrice dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Oksana Lyniv, nata in Ucraina, la sua famiglia barricata in casa a Brody sotto le bombe dell’aggressore russo.