(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 7 febbraio 2022 – Nel 2022 ricorre il centenario dalla nascita di Otello Sarzi, reggiano d’adozione, grande burattinaio innovatore nel campo del teatro di figura italiano del ‘900 e fondatore del Teatro Stabile di Burattini e Marionette.

La Fondazione Famiglia Sarzi, insieme al Comitato per le Celebrazioni, costituito da Istituzioni ed Enti culturali, ha predisposto un programma di attività che si svilupperanno nell’arco degli anni 2022-23, per ricordare la figura di Otello Sarzi e il suo percorso artistico.

casa burattini di Otello Sarzi

L’iniziativa – intitolata “Cent’anni dal futuro” – è promossa dalla Fondazione Famiglia Sarzi insieme a un Comitato di cui fanno parte diversi Enti ed Istituzioni, tra cui la Regione Emilia-Romagna, per proseguire l’attività di valorizzazione del patrimonio artistico lasciato da Sarzi.

La giornata di apertura delle celebrazioni, grazie alla partecipazione della Fondazione I Teatri, s’è svolta ieri al Teatro Cavallerizza in viale Antonio Allegri a Reggio Emilia, ed ha rinnovato il ricordo delle collaborazioni fra Otello Sarzi e l’Ente teatrale di Reggio Emilia.

Era presente all’apertura celebrazioni anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che parlando di Otello Sarzi ha detto che si tratta di “una delle personalità più importanti del teatro di figura italiano, con profondi e duraturi legami con l’Emilia-Romagna e la città di Reggio Emilia. Uno straordinario innovatore, che capace di ripensare una tradizione illustre, unendo l’impegno artistico con quello sociale e civile. E’ doveroso coltivare la sua eredità e trasmetterla alle nuove generazioni”.

“Mi colpiscono in particolare due aspetti dell’attività di Otello Sarzi- ha continuato Bonaccini (credits foto in alto pagina Fb di Bonaccini) – da un lato la passione civile e democratica, anche insieme alla sorella Gigliola, quando il teatro viaggiante dei Sarzi diventò uno strumento di diffusione di materiale e ideali antifascisti. Dall’altro, l’attività nelle scuole dell’infanzia insieme a Gianni Rodari e Loris Malaguzzi. Un impegno prezioso verso i più giovani che oggi viene portato avanti dalla Fondazione che porta il suo nome. Un ponte tra passato e futuro che ci chiama in causa anche come amministratori e rappresentanti delle Istituzioni”.