(Sesto Potere) – Tredozio – 12 agosto 2022 – La Camera dei deputati ha concesso il via libera definitivo al disegno di legge di iniziativa governativa per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi che cadrà nella giornata del 3 ottobre 2026. Il testo il 27 aprile scorso aveva già ottenuto l’approvazione del Senato.

Santino San Francesco d'Assisi

In via di sintesi, il disegno di legge, che si compone di cinque articoli, è volto a celebrare la ricorrenza, nell’anno 2026, dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi. A tal fine istituisce il Comitato nazionale per la richiamata celebrazione, cui è attribuito un contributo complessivo di 4.510.000 euro per il periodo compreso fra il 2022 e il 2028. Al Comitato, di cui si disciplinano composizione e funzionamento, è affidato il compito elaborare un programma culturale relativo alla vita, all’opera e ai luoghi legati alla figura di San Francesco, con l’obiettivo di favorire la diffusione della conoscenza del pensiero, dell’opera, della cultura e dell’eredità del Santo.

“Sostenere con convinzione il Disegno di Legge per le celebrazioni degli 800 anni dalla morte di S. Francesco significa sostenere le radici del Paese, della nostra cultura, della nostra identità ed è per questo che ho scelto di schierarmi in modo netto a favore di questo provvedimento”: ha dichiarato l’on. Simona Vietina, sindaco di Tredozio.

“San Francesco – aggiunge la parlamentare romagnola – è il santo d’Italia per eccellenza: santo della povertà, si spogliò di ogni bene per vivere in armonia di spirito, fu cantato da Dante, ed è oggi un simbolo universalmente riconosciuto di pace e generosità oltre a rappresentare un esempio mirabile per noi cattolici. Ma non solo: è a San Francesco che dobbiamo le radici più profonde della nostra tradizione culturale e religiosa. Basti pensare che è proprio a S. Francesco che si deve la prima rappresentazione del Presepe, nell’anno 1223″.

“Per un popolo ritengo sia fondamentale valorizzare la propria cultura: perché cultura significa legame con specifici valori, credenze, sguardo religioso. La cultura permette di identificarsi con un gruppo e quindi, per estensione, è la cultura a creare la comunità. Ed è dovere della politica preservare la comunità e il patrimonio culturale, anche tramandandolo alle future generazioni: ecco il perché del mio convinto sì a celebrazioni che, ne sono certa, esalteranno il nostro patrimonio artistico e culturale e le nostre tradizioni, nella speranza che questi obiettivi si riverberino positivamente sul territorio anche con l’aiuto di noi sindaci”: conclude la sindaca di Tredozio.