(Sesto Potere) – Cesena – 28 aprile 2022 – Continuano i messaggi di cordoglio dedicati a Mario Guidazzi, (nelle foto qui in pagina), esponente di spicco del Pri e già vicesindaco di Cesena, scomparso ieri all’età di 78 anni.
In una nota il Gruppo di Presidenza e il segretario di Confartigianato Federimpresa Cesena si dice vicino al dolore dei familiari per la morte di Mario Guidazzi: “amministratore profondo conoscitore della macchina pubblica, si è adoperato per cercare di snellirla dagli eccessivi gravami burocratici ed ha mostrato capacità di analisi e un approccio orientato allo sviluppo e alla crescita della città e del territorio, con disponibilità reale alla interlocuzione e collaborazione fattiva con il mondo economico”. Confartigianato ricorda di aver anche “apprezzato il suo impegno per la valorizzazione della città e del suo centro storico attraverso una maggiore fruibilità e attrattività e il potenziamento e l’innovazione della rete distributiva e del comparto produttivo. Guidazzi è stato anche uno stimolatore del dibattito pubblico sui temi della crescita territoriale ed ha avuto sempre a cuore la sua città, la nostra Cesena, fornendo numerose sollecitazioni per la sua crescita”.

Francesco Nucara , già segretario nazionale del Pri, parlamentare, sottosegretario e viceministro, ricorda così Mario Guidazzi: “Uno di quei repubblicani diventati, ormai, merce rarissima. Mario ha avuto una storia familiare tra il tragico e l’eroico ; il padre assassinato da squadre fasciste quando lui era un bambino, lo zio Cino Macrelli tra i costituenti della nostra Repubblica e fu tra coloro che rilanciarono il PRI nel dopoguerra . Mario non ha condiviso la scelta politica fatta ne 2001 al congresso di Bari di allearsi con la Casa della Libertà, e tuttavia ha avuto, nella forma e nella sostanza, sempre una leale collaborazione con Giorgio La Malfa prima e con il sottoscritto in seguito. Ha educato una generazione di cesenati ad amare la Repubblica in tutte le sue forme ideali di significazione. Tante volte in Direzione è stato contrario alle proposte che indicavo ma questo non ha mai fatto venire meno il rispetto per la persona e per il ruolo del Segretario. Rispetto che spesso è mancato in taluni repubblicani della Romagna. Mario andrebbe preso ad esempio per chi si accosta al PRI. Eesempio di come si deve essere repubblicani nell’animo prima ancora che con la tessera”.
E il professore e già Assessore alla Cultura del Comune di Cesena, Daniele Gualdi, aggiunge: “E’ stato insieme a Tino Montalti uno dei consiglieri comunali più longevi di Cesena. Siamo stati insieme nella prima Giunta Conti e molti anni in Consiglio comunale. E’ stato un uomo politico di altri tempi, quelli in cui per accedere a cariche pubbliche dovevi avere non solo carisma e leadership ma una forte preparazione culturale e politica fatta di grandi letture, studi e conoscenza profonda della propria città e dei suoi cambiamenti. Insomma l’approssimazione non era contemplata. Ma soprattutto nella lotta politica c’era rispetto reciproco e si curava l’interesse delle istituzioni a prescindere dal ruolo che in quel momento si occupava, di maggioranza o di opposizione . E Mario ha ricoperto entrambi. Di lui ricorderò sempre il sorriso gentile e l’eleganza dei modi oltreché la passione per gli orologi e delle loro riviste che non mancava di sfogliare nelle lunghe riunioni del consiglio comunale. Non avrei mai saputo imitare il baciamano ‘sfiorato’ che con naturalezza Mario sapeva fare come saluto rispettoso alla signora di turno. Ci separavano visioni diverse soprattutto nella politica internazionale. Il suo rigore nei conti pubblici era noto ma da assessore al bilancio riusciva però a essere flessibile. Ricordo che si creò la possibilità di avere un concerto fuori programma al Carisport con Paolo Conte. Per questo era necessaria una piccola variazione di bilancio. Gli telefonai e mi sorprese la sua immediata disponibilità. Sapeva che certe occasioni erano irripetibili. “Vai Daniele non preoccuparti” mi disse. E in questo sta la saggezza di chi amministra. Ora Mario raggiungerai tuo padre che non hai mai conosciuto, ucciso dai fascisti poco prima che tu nascesti. Ci unirà sempre l’antifascismo e i valori democratici.”