(Sesto Potere) – Forlì – 28 febbraio 2023 – A seguire pubblichiamo un ricordo della professoressa Gabriella Poma, prematuramente scomparsa, da parte del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, Maurizio Gardini:
“Ci ha lasciato Gabriella Poma. La malattia che l’ha tenuta lontana a lungo dalla vita pubblica, dopo esserne stata una delle protagoniste – soprattutto sul piano culturale – per decenni, non le ha impedito di continuare ad interessarsi fino all’ultimo a quanto accadeva in città, informandosi e continuando a farsi portare libri e documenti da parte degli amici più cari. A conferma della sincerità e della profondità della passione che nutriva per le problematiche culturali – e in particolare per la loro dimensione sociale – che l’hanno portata a rivestire anche ruoli di primo piano in ambito politico, anche a livello regionale e nazionale, come l’elezione in Consiglio Regionale, dove rivestì anche il ruolo di presidente della Commissione Programmazione e Affari istituzionali, e la nomina a Presidente del Movimento femminile repubblicano. Analogamente il suo ruolo in Fondazione è stato centrale per la definizione delle sue politiche culturali, dalle grandi mostre alla collana editoriale dei Quaderni Piancastelli, dagli Incontri con l’Autore alle rassegne musicali della Camera della Musica e dei Grandi Interpreti. Per tutti però Gabriella era, in primo luogo, la prof.ssa Poma, per il ruolo e l’impegno profusi a lungo all’interno dell’Alma Mater, di cui è stata Ordinario di Storia romana facendo anche parte della Scuola di dottorato, e dove ha coltivato in particolare lo studio dei problemi politici e istituzionali del trapasso tra monarchia e repubblica e di quelli amministrativi e sociali del mondo antico, unendo così le sue due più grandi passioni: lo studio, per l’appunto, del passato e l’interesse – tramutato in impegno – per la “cosa pubblica”. Se è vero che: “non muore del tutto chi lascia eredità nei progetti e negli affetti”, Gabriella Poma rimarrà ancora a lungo con noi, per la tenacia e l’intelligenza con cui ha saputo contribuire allo sviluppo culturale non solo di Forlì, ma di tutta la Romagna.”