(Sesto Potere) – Forlì – 7 febbraio 2023 – “Con Tiziano Carradori non si dialoga, le sue certezze sono granitiche anche di fronte a palesi errori di programmazione sanitaria. Una chiusura totale che presuppone grandi difficoltà nel sistema sanitario romagnolo di cui i vertici regionali si dovranno assumere la responsabilità. Ma noi non ci arrendiamo: prima vengono le persone poi le statistiche e le performance”.

Così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Forlì, (nella foto in alto), hanno commentato l’intervento del direttore generale dell’Asl Unica della Romagna nella seduta del Consiglio provinciale che s’è svolta ieri pomeriggio.

In aula Tiziano Carradori ha confermato le scelte che stanno alla base della soppressione della l’automedica Mike 42  di stanza a Meldola (“soppressa per carenza di medici, non per carenza di risorse”) e della mancata erogazione dei fondi – la richiesta era di un milione di euro necessari all’ampliamento del pronto soccorso di Forlì (qui sì non ci sono i soldi per progetti di “manutenzione straordinaria”). 
Il tema sollevato in queste settimane da sindacati e operatori della sanità ha fatto capolino anche in Provincia: le varie Ausl dell’Emilia-Romagna prevedono un bilancio potenzialmente in rosso che oscilla complessivamente tra gli 800 e i 900 milioni di euro e ieri Carradori, che rappresenta Asul Romagna, ha parlato di un disavanzo registrato all’inizio dell’anno di 200 milioni di euro.

“Siamo rimasti allibiti – afferma ancora Pompignoli – di fronte ai toni supponenti di Carradori che non recede di un passo rispetto alla decisione di eliminare l’automedica di stanza a Meldola nonostante le proteste e le richieste bipartisan di rivedere la riorganizzazione del sistema di soccorso pre-ospedaliero in Romagna. Una chiusura che non depone a favore delle capacità manageriali del direttore generale dell’Asl romagnola che, a questo punto, sarebbe opportuno facesse un passo indietro”: aggiungono Jacopo Morrone e Massimiliano Pompignoli.

“In ogni caso la battaglia continuerà in Regione. Per altro c’è da notare che Carradori ha sbattuto la porta in faccia anche ai consiglieri della lista ‘Insieme per la Provincia di Forlì/Cesena’, in gran parte sindaci espressione della sinistra, che hanno presentato un ordine del giorno non condivisibile nei contenuti ma che, comunque, chiedeva ai vertici sanitari romagnoli di predisporre una proposta alternativa alla rimodulazione delle automediche che tenesse conto in particolare del territorio provinciale di Forlì-Cesena”: concludono i due esponenti leghisti in merito .