I cinque Coordinatori di Zona di Forlì: Roberto Angelini (Coordinatore Zona Centro), Gabriele Brunelli (Coordinatore Zona Sud), Sara Conficconi (Coordinatrice Zona Nord), Maurizio Naldi (Coordinatore Zona Ovest) e Salvatore Pulizzi (Coordinatore Zona Est), con una nota congiunta – che a seguire pubblichiamo – tornano nuovamente sul tema dell’annunciato nuovo regolamento di riforma dei Quartieri del Comune di Forlì.
“Del regolamento di riforma dei Quartieri apprezziamo i tentativi portati avanti dall’ assessore Andrea Cintorino, ma nutriamo profondi dubbi e le poche certezze che abbiamo sono di cambiamenti poco comprensibili e in alcuni casi addirittura peggiorativi. Non vogliamo entrare nei dettagli più sottili, ma di certo non possiamo tacere di fronte allo scenario che si andrebbe a strutturare se queste premesse diventassero direttive inderogabili, per cui permetteteci almeno un paio di riflessioni. Abbiamo chiesto un aumento e un potenziamento delle Zone proprio per preservare le identità dei singoli Quartieri e contemporaneamente per alleggerire il peso sull’amministrazione, per consentire ad ognuno di questi di mantenere la rappresentanza del proprio territorio, quella concezione di prossimità che è elemento fondante della nostra città. Ma come per magia, senza nessun coinvolgimento o condivisione, ci ritroviamo un dimezzamento del numero dei Quartieri e una serie di accorpamenti forzati che non hanno trovato adesione da parte alcuna, se non da una toponomastica che poco o nulla conosce dell’anima di queste realtà. A cosa è servito aumentare le zone a questo punto? Assolutamente a nulla se non a depotenziare ancora di più i Quartieri stessi.

Abbiamo chiesto da sempre un maggiore coinvolgimento, una rete di condivisione e comunicazione che rendesse finalmente sensato prendere parte alla vita del Quartiere, per dare un senso al volontariato e alla burocrazia alla quale essere membri di questi comitati implica, per poi ritrovarci ad essere depotenziati, accorpati e privati di linee guida che marchino la nostra richiesta di ascolto in modo deciso facendola diventare norma e col tempo nuova consuetudine amministrativa. Questo di per sé potrebbe bastare, ma c’è altro.
Ovvero c’è la decadenza degli attuali Comitati di Quartiere a fine novembre, senza un regolamento definitivo, senza elezioni che per ovvi motivi non si potranno fare in tempi bui come questi e quindi lasciando un vuoto che ancora una volta è incomprensibile. Siamo stati premiati per aver agito a fianco dell’amministrazione durante la prima ondata della pandemia e ora, a fronte di una seconda, cruda e violenta ondata, veniamo azzerati senza poter garantire ai nostri residenti nemmeno quelle tradizioni di sempre, senza poter lasciare un testimone in mano a chi riprenda la corsa da dove noi ci siamo fermati. Inspiegabile”.

Chiediamo con ferma convinzione quindi un rinnovo fino alle nuove elezioni, il ripristino dei Quartieri così come li conosciamo e un aumento del numero dei rappresentanti che non può essere ridotto a soli 7 membri, soprattutto se questo accorpamento insensato andrà avanti, rischiando così di far sparire la rappresentanza di quelle realtà più piccole che saranno risucchiate da quelle più popolose o più ampie.
Riteniamo inoltre che la proposta di richiedere a chiunque voglia candidarsi la presentazione del proprio curriculum sia un atto inutile e deterrente, che rischia di allontanare coloro che, anche senza titoli da esporre, sono stati o potrebbero essere, molto più utili al proprio territorio di molti laureati o presunti tali. Richiedere un curriculum vitae è un preambolo di selezione che ripetiamo, non deve riguardare l’amministrazione, ma solo ed esclusivamente i cittadini votanti.
Concludiamo invitando, come sempre, l’Assessore o chi per essa, a scegliere un confronto serio con chi da sempre si è mostrato rispettoso verso il cambiamento e il miglioramento, ma che ad oggi, si trova a doversi preparare all’ennesima impervia salita anziché a condividere il raggiungimento di un traguardo comune”: conclude il comunicato dei cinque Coordinatori di Zona di Forlì.