(Sesto Potere) – Bologna – 10 giugno 2022 – Antonio La Forgia, ex presidente della Regione Emilia-Romagna dal 1996 al 1999, presidente dell’Assemblea legislativa regionale dal 2000 al 2005, e poi deputato di Ulivo e Pd dal 2006 al 2013, è morto oggi pomeriggio all’età di 78 anni.
Dopo un anno e mezzo di lotta contro un tumore aveva scelto la via – consentita dalla legge e con consenso informato della sedazione profonda per mettere fine alle sue sofferenze.
La notizia del percorso intrapreso – irreversibile – era stata comunicata via social dalla moglie, Mariachiara Risoldi.
La Forgia era nato a Forlì nel 1944, laureato in Fisica, era considerato molto vicino alla posizione cattolico sociale di Romano Prodi.
“Se ne va per sempre un uomo di grande cultura, mai sopra le righe, forte della sua forza di pensiero. Un politico in grado di intravvedere prima il futuro e tracciare la strada di un riformismo che guardasse in primo luogo al rinnovamento delle istituzioni e del Paese. Senza dubbio uno dei protagonisti della costruzione di un’Emilia-Romagna regione dalle solide fondamenta sociali e capace di guardare avanti, alla pari delle aree più all’avanguardia in Europa e nel mondo”: ha commentato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
“Un pensatore coraggioso, ma anche un amministratore capace e lungimirante. Lo ricordo- prosegue Bonaccini– per l’eleganza, la schiettezza e l’intelligenza con cui affermava le proprie idee, anche quando le sue parole e le sue posizioni erano dense di contenuto e di sfida politica. Nelle sue lucide analisi, le argomentazioni non lasciavano spazio a reticenze. La sua capacità di critica e di interpretare una sinistra e una politica riformiste, sempre attente a nuove soluzioni e mai propense a guardare al passato, lo rendono uno dei maggiori esponenti del campo progressista e del centrosinistra, in Emilia-Romagna e nel Paese”.
“Alla moglie, ai figli e a tutti i suoi cari- conclude Bonaccini- esprimo profonda vicinanza e le più sentite condoglianze a nome mio personale, della Giunta regionale, della Regione tutta e dell’intera comunità emiliano-romagnola, che ha avuto modo di apprezzarlo e stimarlo in ogni ruolo ricoperto, al servizio delle persone e delle istituzioni”.
“Ci ha lasciato una persona dall’alto rigore morale e intellettuale, precursore del riformismo democratico. Antonio La Forgia ha saputo anticipare con onestà e intelligenza politica quell’unione dei riformismi che vede proprio nella nostra terra le sue prime radici. È stato un amministratore appassionato, ma non ha esitato a lasciare la carica di presidente della Regione per seguire l’istinto politico e le proprie convinzioni, segno di profonda dedizione e spirito di sacrificio per il bene comune. Il suo addio al Pds non fu uno strappo con la sua storia, ma un passo avanti un po’ più svelto per aprire la porta ad una formazione più ampia dove ha ritrovato molti compagni di viaggio. Un gesto di innovazione e ricerca, se così si può dire. Un uomo politico di rara sensibilità, visione e coraggio, fino in fondo. Vogliamo ricordarlo così. Ci stringiamo forte alla famiglia, alla quale rivolgo il profondo cordoglio mio e dell’amministrazione comunale”: ha detto il sindaco di Bologna Matteo Lepore.