(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 15 marzo 2022 – “La notte scorsa un sedicente movimento estremista, del quale si omette il nome, che opera contro il green pass e contesta l’operato del governo sull’emergenza ucraina, ha tappezzato di simboli, ingiurie e manifesti gli ingressi di Cgil, Cisl e Uil. I sindacati reggiani sono accusati di essersi spesi in tale direzione. Dinnanzi alle sedi sindacali reggiane, pure le foto dei tre segretari nazionali, Sbarra, Landini, Bombardieri, con la svastica sul viso e un delirante messaggio a tema”: lo scrivono nelle loro pagina Facebook i responsabili della Cgil di Reggio Emilia.

Aggiungendo che: “Sono moltissimi i messaggi di solidarietà, anche da altre regioni italiane, che stanno giungendo in queste ore alle sedi di Cgil, Cisl e Uil a Reggio Emilia.
“Spiace rilevare – osservano i segretari di Cgil Reggio Emilia, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio: Cristian Sesena, Rosamaria Papaleo e Luigi Tollari – che questi sedicenti movimenti operino con lo stesso schema di forze eversive che credevamo di avere sconfitto per sempre. In questi giorni così drammatici osserviamo, pure, una inquietante fenomenologia di persone che prima contestavano vaccini e green pass e, ora, in una contro-narrazione farneticante, si rivelano a favore della efferata aggressione all’Ucraina”.
“Questi movimenti – proseguono i sindacati nella loro nota congiunta – appongono scritte sui muri nella notte, esprimono violenza nei loro messaggi, ripropongono simboli nazifascisti: uno schema che rigettiamo appieno e rimanda a tempi bui. Se, infatti, la libertà di pensiero è un diritto tutelato dalla Costituzione, così non è per l’ingiuria, l’offesa e l’utilizzo di simboli nazifascisti che, invece, sono vietati dalla Costituzione stessa. La sovranità del popolo è esercitata, nelle forme e nei limiti della carta costituzionale, e i diritti dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità, sono garantiti dalla Repubblica”.
“Continueremo – concludono Sesena, Papaleo e Tollari – a spenderci per la tutela dei lavoratori, nel contrasto alla pandemia e nel sostegno al popolo ucraino”.