(Sesto Potere) – Reggio Emilia – 4 febbraio 2023 – Nell’ambito dei servizi straordinari di controllo nella zona della “stazione storica” di Reggio Emilia svolti congiuntamente da Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale, è scaturita, tra le altre, un’articolata attività investigativa che ha portato alla scoperta di un opificio di Novellara (RE), in cui venivano confezionati ingenti quantitativi di capi contraffatti di note case di moda, ora posti sotto sequestro.
L’attività trae origine da un controllo svolto presso l’abitazione in zona stazione di un soggetto di etnia cinese.
I successivi approfondimenti delle Fiamme Gialle hanno permesso di rinvenire, abilmente occultati tra le intercapedini della soffitta dell’appartamento, oltre 200 mila euro in contanti, contenuti in alcuni sacchi, la cui origine e liceità è in corso di approfondimento.

Tenuto conto degli importanti precedenti di polizia del soggetto (quali associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio nonché sfruttamento della prostituzione) ed avuto riguardo all’evidente sproporzione tra l’ingente disponibilità di contanti, auto di lusso e oggetti di valore detenuti in casa (casse di vino pregiato del valore stimato in 30 mila euro), a fronte di modeste dichiarazioni dei redditi, la perquisizione è stata estesa anche presso la residenza dell’interessato, individuata in Novellara (RE).
In tale luogo, i finanzieri del Gruppo di Reggio Emilia e delle Tenenze di Guastalla e Correggio hanno quindi scoperto l’opificio, con all’interno, in precarie condizioni igieniche e di sicurezza, 5 lavoratori in nero di etnia cinese e circa 10 mila prodotti riportanti marchi contraffatti, tra capi di abbigliamento ed etichette, sottoposti quindi a sequestro.
Sequestrati anche gli interi locali aziendali, i macchinari ed il furgone con cui veniva trasportata la merce, tutti riferibili al titolare di una ditta individuale, anch’esso di etnia cinese, denunciato per contraffazione.
Sono state inoltre contestate diverse violazioni in materia di lavoro, attesa la posizione di irregolarità dei 5 soggetti trovati all’interno dell’opificio.
Il soggetto è stato inoltre denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per riciclaggio, abusiva attività finanziaria, omessa dichiarazione dei redditi e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento.