(Sesto Potere) – Ravenna – 2 febbraio 2022 – Terminati i lavori di manutenzione e riqualificazione, da venerdì 4 febbraio sala D’Attorre a Ravenna torna ad ospitare gli incontri del Centro relazioni culturali di Ravenna (pagina web e pagina Facebook). L’appuntamento rappresenta quindi quasi una ‘prima’ e vedrà ospite, alle 18, lo storico dell’arte e curatore artistico Claudio Spadoni, che presenterà il libro “Storie d’arte e di critica tra Ottocento e Novecento”, nella raffinata e accurata edizione Maretti.
Sarà l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia (nella foto in alto) ad aprire l’incontro, condotto, come è ormai consuetudine, da Anna De Lutiis.
La presentazione avverrà in forma di dialogo tra Francesca Masi, responsabile del Centro, e Claudio Spadoni, anticipando i contenuti di una materia densa e avvincente, che potranno essere approfonditi con la lettura del libro; nell’occasione il volume sarà a disposizione del

pubblico grazie alla collaborazione con la libreria Dante.
“Storie d’arte e di critica tra Ottocento e Novecento” è una raccolta preziosa di scritti pubblicati nell’arco cronologico di un trentennio in cataloghi di mostre o in occasione di convegni e, assieme ad alcuni testi inediti, restituisce pagine trascurate o poco conosciute della storia dell’arte, dalla stagione romantica fino ai giorni nostri.
Gli scritti possono essere letti anche come la sintesi di una vita dedicata all’arte e alla valorizzazione di quanto di bello e importante esprime Ravenna, ora custodito in uno scrigno elegante di memorie profonde e visioni di futuro.
Il libro è percorso da un filo conduttore che riporta al ruolo svolto da storici e critici. Corrado Ricci, Roberto Longhi, Francesco Arcangeli, Giovanni Testori sono tra i protagonisti che hanno segnato la storia dell’arte moderna, sono stati maestri e generatori di un metodo di indagine della storia dell’arte che Claudio Spadoni ha messo in valore attraverso scelte originali, con esiti luminosi, nella sua carriera di curatore e direttore di museo.
Mostre e cataloghi a loro dedicati rientravano, infatti, in un progetto complessivo realizzato nel corso di diversi anni con la partecipazione di Andrea Emiliani, storico dell’arte e già Sovrintendente per i Beni Artistici e Storici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì e Ravenna, dalla cui sollecitazione il libro è nato.
Si tratta dunque di un libro importante anche perché descrive le posizioni della critica su vicende e protagonisti della storia dell’arte lungo i due secoli e il ruolo che la stessa ha svolto intervenendo su fatti, linee operative e questioni estetiche.