(Sesto Potere) – Bologna – 22 febbraio 2023 – “Non faremo accordi o apparentamenti. Domenica voterò per Bonaccini, a titolo personale, lasciando libertà di scelta alle persone che mi hanno sostenuto in tutta Italia”, così Paola De Micheli, sulla fase finale delle primarie per l’elezione del nuovo segretario nazionale del Partito democratico. “A Bonaccini chiedo – prosegue De Micheli – una concreta riforma del partito, l’apertura di un tavolo per la scrittura di un nuovo Statuto dei lavori e l’assoluta contrarietà all’autonomia differenziata, ora è necessario sistemare la sanità e non sfasciare la scuola”.

“Il nostro obiettivo sarà quello di portare in direzione, una dopo l’altra, le proposte della nostra mozione, per aiutare l’innovazione del Pd ed uscire dalla fase nostalgica per ricostruire la casa comune: un centrosinistra moderno. In qualità di rappresentante regionale della mozione De Micheli, condivido la scelta di non fare apparentamenti e di sostenere ognuno/a il/la candidato/a che sentiamo più vicino/a al nostro modo di intendere il partito”: scrive in una nota Lucia Bongarzone, (nella foto in alto), coordinatrice della ‘Mozione De Micheli’ in Emilia-Romagna.

“A titolo personale ho deciso che alle primarie voterò Stefano Bonaccini. Ciò che conta per me, in questo momento, è un riscatto del partito in termini di identità, credibilità, solidità e orgoglio. Vorrei che il partito tornasse ad essere degli iscritti e non della classe dirigente, che possano anche decidere e non solo partecipare. Vorrei una comunità che possa sentire casa il partito con l’orgoglio di chi sa che è lì per costruire futuro e ridare speranza al paese. Ho assunto il ruolo di Portavoce delle democratiche dell’Emilia-Romagna quando Bonaccini era segretario regionale. Ne ho apprezzato la capacità di saper tenere unito il partito e di essere al nostro fianco, come democratiche, anche nelle battaglie più difficili. Lavorerò/lavoreremo senza tregua, affinché da segretario nazionale, possa fare altrettanto. Ho scelto di votarlo domenica affinché possa ricostruire la nostra comunità democratica”: conclude Lucia Bongarzone.