(Sesto Potere) – Forlì – 22 aprile 2023 – La scelta di Camillo Langone, (nella foto in alto, dal suo profilo Fb), critico d’arte, scrittore e giornalista per Il Foglio e Libero, curatore di rubriche enogastronomiche e religiose, che dovrà presiedere la Commissione comunale del “Premio Giuseppe Verzocchi”, incaricata di selezionare nuove opere e dipinti da “aggiungere” alla Collezione d’arte Verzocchi, (nella foto qui in pagina), è finita nel mirino di un cartello di numerose associazioni di Forlì e provincia.
“L’incarico affidato dal Comune a Camillo Langone è un affronto alla cittadinanza”: scrivono in una nota congiunta: Forum delle donne di Forlì, Unione Donne in Italia Aps di Forlì, Un secco no Aps di Forlì, Parità di Genere Forlì, Fondazione Lewin di Forlì, Il progresso delle idee di Forlì, UAAR di Forlì Cesena, A.N.P.I. di Forlì Cesena, A.N.P.I. Comunale di Forlì, Libera di Forlì Cesena, C.G.I.L. di Forlì, Arci Comitato di Forlì, Consulta Laica Forlivese, Naima Foundation di Forlì, Tavolo Permanente delle Associazioni Contro la violenza alle donne di Forlì, Forlì Città Aperta, l’Udu di Forlì, Rea Collettivo di genere di Forlì, Vocedonna di Castrocaro, La materia dei sogni di Forlì, Auser di Forlì, e Italia Nostra Sezione di Forlì.
“La città di Forlì gode di questa straordinaria eredità dal 1961, anno del lascito Verzocchi, e nel 2013 ha dato a questo dono un nuovo contesto, a Palazzo Romagnoli, dove ha continuato a mantenere il dialogo con la Pinacoteca civica e la sua sezione novecentesca. La giunta Zattini ha comunicato in questi giorni di aver istituito un concorso ‘a premi’ per: “accrescere e arricchire la collezione civica ‘Giuseppe Verzocchi’ con nuove opere”, una iniziativa che snatura il senso stesso della collezione che è frutto di un preciso contesto, in un dato momento storico e di una precisa volontà, quella di Verzocchi e non di altri. Giuseppe Verzocchi era un forlivese, un industriale che operò in campo internazionale e che prima di altri capì l’importanza di legare l’arte al mondo del lavoro. Il suo grande progetto culturale, una raccolta di quadri commissionati ai più importanti artisti italiani del secondo dopoguerra, è un’esperienza unica al mondo di collezione privata sul tema del lavoro promossa direttamente dal suo ideatore”: ricordano le associazioni firmatarie della lettera aperta.

“Ma ciò che indigna è che ha incaricato in qualità di presidente della Commissione di valutazione delle opere del concorso Camillo Langone, famoso alle cronache per le sue dichiarazioni deliranti e antiscientifiche, in perenne accanimento contro le donne, la comunità lgbt+ e le persone migranti. Chiediamo conto all’amministrazione Zattini della scelta di nominare a valutatore del patrimonio culturale della città una persona che si definisce: “sincero xenofobo”, “omofobo” e che dichiara : “Il vero fattore fertilizzante è […] la bassa scolarizzazione e se vogliamo riaprire qualche reparto maternità bisognerà risolversi a chiudere qualche facoltà”, “Come uomo mi sento offeso da una donna al comando e se mi chiamasse un giornale che ha per direttore una donna mi sentirei in difficoltà”, “Non uso mai la parola migranti,[…]. Esistono gli invasori, che arrivino senza i mitra”, (Sul femminicidio) “Basta solo la parola. È orribile perché maschicida, cioè usata per uccidere l’uomo. […]…”: elencano: Forum delle donne di Forlì, Unione Donne in Italia Aps di Forlì, Un secco no Aps di Forlì, Parità di Genere Forlì, Fondazione Lewin di Forlì, Il progresso delle idee di Forlì, UAAR di Forlì Cesena, A.N.P.I. di Forlì Cesena, A.N.P.I. Comunale di Forlì, Libera di Forlì Cesena, C.G.I.L. di Forlì, Arci Comitato di Forlì, Consulta Laica Forlivese, Naima Foundation di Forlì, Tavolo Permanente delle Associazioni Contro la violenza alle donne di Forlì, Forlì Città Aperta, l’Udu di Forlì, Rea Collettivo di genere di Forlì, Vocedonna di Castrocaro, La materia dei sogni di Forlì, Auser di Forlì, e Italia Nostra Sezione di Forlì.
“E’ necessario che il sindaco Zattini e la sua giunta prendano coscienza del significato del patrimonio culturale per la comunità, e di quanto questo rappresenti uno spazio simbolico di riconoscimento e identificazione universalistico e inclusivo. E come associazioni e realtà che a vario titolo costituiscono e animano il tessuto culturale e sociale forlivese, chiediamo l’immediata sospensione del concorso, e sollecitiamo l’amministrazione affinché realizzi vere attività di valorizzazione del patrimonio culturale che siano espressione inclusiva e plurale della cittadinanza”: concludono le associazioni che annunciano: “per portare queste istanze a conoscenza della cittadinanza nei luoghi della cultura forlivese, oltre a questo comunicato, abbiamo intenzione di promuovere iniziative di sensibilizzazione di cui daremo tempestiva comunicazione”.
In particolare, una delle associazioni firmatarie – la Consulta laica forlivese – parla espressamente di un incarico che “genera stupore e indignazione” spiegando che: “L’amministrazione comunale avrebbe potuto scegliere per questo ruolo esperti di alto profilo del nostro territorio e non solo, ma ha preferito un personaggio [il riferimento è sempre a Camillo Langone, ndr] che si è distinto per polemiche antiscientifiche”.
E l’amministrazione comunale ha replicato con una nota tecnica che – fra l’altro – spiega che: “Quella di Langone non è una nomina, bensì l’esito di un avviso di selezione pubblica per l’assegnazione dell’incarico ad un professionista competente nell’ambito dell’arte contemporanea per il coordinamento del concorso nazionale annuale “Premio Giuseppe Verzocchi”. I candidati erano due e Camillo Langone ha superato per primo la graduatoria poiché ritenuto, nella valutazione dei curriculum: “in possesso dei requisiti di ammissibilità”.