(Sesto Potere) – Predappio – 26 agosto 2022 –  Il sindaco di Predappio, Roberto Canali, eletto 3 anni fa con una lista di centrodestra, nel corso di un’intervista pubblicata dal quotidiano nazionale ‘la Stampa’ a proposito della mostra in corso (sino al 6 novembre) nella città romagnola dal titolo: “O Roma o morte. Un secolo dalla marcia” (www.romaomorte.it) ha dichiarato: «Fin dall’inizio, l’impatto della mostra non mi convinceva. Trovo molto brutto quel manifesto e non so valutare nel merito l’allestimento. Mi dispiace per le minacce e mi dispiace anche perché non bisogna venire a Predappio con le intenzioni sbagliate».

il sindaco Canali

«Il fatto è che non ho margini di intervento. Quello è un luogo privato, un bar riadattato. Gli organizzatori hanno chiesto al Comune solo un cambio di destinazione d’uso. Così la mostra è qualcosa che sfugge a qualsisia tipo di giurisdizione»: avrebbe dichiarato il sindaco Roberto Canali nell’articolo pubblicato ne ‘la Stampa’.

Il quotidiano torinese per tre giorni consecutivi si è occupato di Predappio e della mostra “O Roma o Morte” e si sostiene del sindaco di Predappio Roberto Canali che ne “Prende le distanze”. 

A queste dichiarazioni replica – con un lungo post nella sua pagina Facebook uno degli organizzatori della mostra sul Fascismo l’avvocato Francesco Minutillo che, fra l’altro afferma: “Fin dal 23 aprile, primo giorno di apertura della mostra il sindaco di Predappio Roberto Canali ha commentato l’iniziativa: “Non ne sapevo nulla” per poi affannarsi a precisare che l’organizzazione della mostra era “estranea al Comune” e che riguardo mostra non era in grado di “esprimere giudizi” in quanto “non la conosco, non l’ho vista”... Fino qui abbiamo generosamente soprasseduto sulla condotta del primo cittadino predappiese, più per rispetto nei confronti di Predappio e dei Predappiesi, che per un amministratore che ha inadeguatamente manifestato immotivata ostilità nei riguardi di una iniziativa che altro non sta facendo se non alimentare il flusso ed il richiamo dei visitatori in città, oltre che ad arricchire il quadro dell’offerta culturale predappiese. Non è tuttavia tollerabile che lo stesso sindaco abbia dichiarato “di non avere margini di intervento” nei confronti della mostra “che è qualcosa che sfugge a qualsiasi giurisdizione…”.

Francesco Minutillo e il catalogo della mostra

“Si tratta di affermazioni gravissime e che fanno il paio con il giudizio sul manifesto della mostra (“lo trovo molto brutto”, ignorando forse che l’immagine sul manifesto altro non è che il famoso quadro di Giacomo Balla esposto permanentemente al Lingotto di Torino dalla Fondazione Gianni e Marella Agnelli) così come sul non ben definito “impatto” che “fin dall’inizio non mi convinceva” anche se “non so valutare nel merito l’allestimento”... La smetta quindi Canali di commentare la mostra (si occupi piuttosto di “Da Dovia a Predappio”) e soprattutto cessi di rendere affermazioni non corrispondenti al vero. Canali sapeva bene, come tutti in paese, che in primavera si stava organizzando tale mostra. Di più, spiace ma è arrivato il momento di dirlo pubblicamente: Canali ha visitato tutta la mostra già pienamente allestita in data 22 aprile allorquando si presentava spontaneamente presso i locali, veniva accolto da Franco D’Emilio e Franco Nanni (il primo è il curatore della mostra, l’altro garantisce la collaborazione tecnica, ndr) e veniva accompagnato in tutte le sale, ricevendone la debita illustrazione da parte dei medesimi”: scrive nella pagina social Francesco Minutillo.

Polemica finita?

Siamo sicuri, in vista dell’imminente centenario dalla fatidica ‘Marcia su Roma’ del 28 ottobre 1922, che se ne continuerà a parlare.