(Sesto Potere) – Cesena – 19 aprile 2022 – Nei giorni scorsi l’ennesimo infortunio mortale sul posto di lavoro in Romagna. Questa volta è successo presso lo stabilimento di Hera nella zona industriale di Pievesestina nel cesenate, dove un fornitore esterno all’azienda, dell’età di 59 anni, ha perso la vita.
Dalle prime ricostruzione sembra che durante l’operazione di carico e scarico del camion, che trasportava materiale pesante, è stato improvvisamente travolto dal carico ed è rovinato a terra sbattendo violentemente la testa contro il cemento. Per l’uomo , subito soccorso e trasportato in ospedale (al Bufalini di Cesena) non c’è stato, purtroppo, nulla da fare. Le cause esatte dell’incidente sono al vaglio delle autorità.
Ma intanto si registrano le prime reazioni.
“Ancora una volta come sindacati Confederali Cgil, Cisl e Uil del territorio cesenate, siamo costretti a vivere un’altra tragedia. Si tratta dell’ennesima vittima sul lavoro. Ancora una volta si è verificato l’evento che nessuno di noi vorrebbe accadesse: morire svolgendo uno dei diritti fondamentali della nostra carta costituzionale, che è il lavoro. Lavorare è necessario per vivere, dovrebbe esserlo altrettanto la garanzia all’incolumità per tutti coloro che devono soddisfare questa necessità. Purtroppo non è così oggi come non lo è stato in passato, paghiamo ancora la mancanza di una cultura generale della sicurezza a tutti i livelli. Nei soli primi due mesi del 2022 le denunce per infortunio sul lavoro presentate sono 634 di cui 2 mortali, secondo l’Open Data Inail”: scrivono in una nota congiunta i segretari Confederali di Cgil Cesena: Silla Bucci, Cisl Romagna: Francesco Marinelli e Uil Cesena: Marcello Borghetti.

“Non si può più aspettare bisogna ricostruire una cultura della sicurezza che dovrebbe essere la base dalla quale partire, una comune percezione di certi valori come fondanti non negoziabili e quindi assunti come punto di riferimento per qualsiasi attività svolta in ambito lavorativo. Mentre oggi purtroppo troppo spesso le norme a tutela della salute e sicurezza vengono considerate inutili orpelli, lussi che non ci può permettere o quando va molto bene niente di più che fastidiosi intralci alla produttività” : aggiungono Cgil, Cisl e Uil.
A parere dei sindacati da troppo tempo mancano controlli continui e selettivi nelle aziende, per carenze di organico e di risorse.
“Auspichiamo quindi che nel breve periodo ci sia il tanto promesso aumento degli ispettori del lavoro e l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro, legislazione sociale e sicurezza sui luoghi di lavoro” : aggiungono i segretari confederali di Cgil Cesena: Silla Bucci, Cisl Romagna: Francesco Marinelli e Uil Cesena: Marcello Borghetti che esprimono pubblicamente il cordoglio e la propria vicinanza ai familiari dell’ennesima vittima del lavoro, in attesa di comprendere, dagli organi competenti, le cause di questo incidente mortale, e denunciano: “l’insopportabile strage infinita di morti sul lavoro, una tragedia nazionale dove non basta più indignarsi, perché il tema vero è una netta presa di coscienza nazionale per una energica azione di prevenzione, con applicazione severa delle prescrizioni, dei dispositivi di sicurezza e della formazione per garantire la sicurezza”.