(Sesto Potere) – Roma – 10 giugno 2022 – Il XV Rapporto Assalco – Zoomark presentato nei giorni scorsi evidenzia come gli ultimi 15 anni abbiano definito con maggior precisione il ruolo degli animali da compagnia nella nostra società e nelle nostre famiglie. Secondo l’indagine condotta da BVA-DOXA su un campione rappresentativo della popolazione italiana , rispetto al passato oggi gli animali d’affezione sono maggiormente considerati come membri delle famiglie in cui vivono (lo afferma il 96% degli intervistati), vengono nutriti e curati meglio (90%), sono più accettati nei luoghi pubblici (83%) e hanno più spazio sui mezzi d’informazione (80%).
65 MILIONI DI PET IN ITALIA
La presenza di animali d’affezione nelle case italiane è aumentata nel tempo, in particolare quella di gatti e cani. Il Rapporto Assalco – Zoomark rileva, come da stime Euromonitor, la presenza nel 2021 in Italia di 64,7 milioni di animali d’affezione, di cui quasi 30 milioni di pesci, 13 milioni di uccelli, 10 milioni di gatti, 8,7 milioni di cani e poco più di 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili.
IL COMMENTO
“In questi quindici anni, ovvero da quando viene pubblicato il Rapporto Assalco-Zoomark, è cambiato il rapporto con gli animali da compagnia. Gli italiani sono più consapevoli dei benefici della convivenza con i pet, sia nella dimensione familiare sia in quella pubblica, dove, sempre più, ne viene apprezzato l’impiego in attività terapeutiche o socialmente utili”, ha commentato Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco. “La pandemia ha ulteriormente alimentato il processo che vedevamo in atto da tempo e oggi possiamo dire che gli animali d’affezione sono a tutti gli effetti membri della famiglia e della nostra società. È cresciuta di conseguenza la sensibilità delle istituzioni, con un percorso culminato all’inizio di quest’anno con l’inserimento della tutela degli animali tra i principi fondamentali della Costituzione italiana”.
PET IN FAMIGLIA: PIÙ ATTENZIONE E CONSAPEVOLEZZA DELLE LORO ESIGENZE
Il 42% delle persone intervistate da BVA-DOXA vive con uno o più animali da compagnia e, di queste, il 9% ha adottato un pet negli ultimi due anni, ovvero nel periodo della pandemia Covid-19. La ricerca, che evidenzia come i proprietari siano equamente rappresentativi in termini di distribuzione geografica ed età, rileva una maggiore presenza di animali d’affezione nelle famiglie dove sono presenti bambini, acceleratori di adozione di pet.
L’85% dei proprietari afferma che, rispetto ad alcuni anni fa, oggi i pet partecipano a tutto quello che accade in famiglia, l’83% dedica loro più tempo e il 77% permette il libero accesso a tutti gli spazi della casa. Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione per l’alimentazione, ritenuta fondamentale per il benessere degli animali ma anche un modo per coccolarli e ricambiare il loro affetto. L’87% dei proprietari è più consapevole dei bisogni nutrizionali dei pet e non improvvisa diete fai-da-te, l’88% sceglie prodotti in linea con le esigenze specifiche del proprio animale e il 73% ha smesso di dare al pet gli avanzi della tavola.

La ricerca di BVA-DOXA rileva comportamenti equilibrati da parte della larga maggioranza dei proprietari, soprattutto grazie alla loro maggiore consapevolezza ed educazione alla proprietà responsabile. Rispetto al passato, anche a causa della pandemia e del maggior tempo trascorso in casa con i pet, l’80% dichiara di acquistare più prodotti per l’igiene e la pulizia e il 69% concede ogni tanto dei regali al proprio animale d’affezione (snack, giochi o abbigliamento). Il 64% usa più servizi, ad esempio ricorrendo più spesso al toelettatore, ma soltanto l’11% si dichiara “molto d’accordo” con l’affermazione di scegliere più spesso servizi di lusso per il proprio pet.
Quasi la metà (48%) di chi non ha pet dichiara l’intenzione di prenderne almeno uno in futuro.
Le motivazioni di chi non intende farlo riguardano principalmente la mancanza di spazi adeguati e del tempo necessario a prendersene cura, oltre alla difficoltà di affidarlo a qualcuno quando si è lontani da casa. Le risposte confermano la crescente attenzione e consapevolezza acquisita nei confronti degli animali da compagnia. Nel corso di questi 15 anni si può parlare di un possesso sempre più responsabile da parte dei proprietari, che si traduce anche in una crescente consapevolezza per quanto riguarda la loro nutrizione.
PET IN SOCIETÀ: UN RUOLO SEMPRE PIU’ RILEVANTE E RICONOSCIUTO
Negli ultimi quindici anni è aumentata in misura significativa la considerazione sociale degli animali d’affezione. L’86% dei partecipanti all’indagine rileva, infatti, come i pet siano oggi più frequentemente impiegati in attività socialmente utili, ad esempio a supporto delle forze dell’ordine o delle squadre di soccorso, e l’84% nota la maggior presenza in attività terapeutiche, nelle strutture mediche e sanitarie a fianco di persone disabili o con specifiche patologie. Quasi 9 italiani su 10 sottolineano come in questi anni i pet abbiano fatto nascere nuove professioni e opportunità di lavoro, sia nel campo dei servizi a loro dedicati (toelettatura, dog sitting, ecc.), sia della pet therapy. L’indagine evidenzia anche quanto gli animali da compagnia siano oggi, rispetto al passato più tutelati dalla legge. Sono, infatti, maggiormente accettati nei luoghi pubblici e hanno più luoghi ad essi dedicati sebbene per il 77% degli intervistati non sia ancora abbastanza.
Dal 2007 ad oggi sono stati fatti importanti passi per la loro tutela. Dal trattato di Lisbona del 2007 che riconosce i pet come esseri senzienti, alla loro tutela in Costituzione all’inizio di quest’anno, gli animali da compagnia sono diventati parte della riforma del codice della strada, nel 2010, e del condominio nel 2012. Dal 2015, inoltre, la legge li esclude definitivamente tra i “beni” pignorabili e nel 2018 il decreto del 2 gennaio li include tra gli esseri destinatari delle attività di protezione civile.
ANCHE NEL 2021 GATTI E CANI TRAINANO IL MERCATO DEL PET FOOD
Gli alimenti per cani e gatti, che comprendendo prodotti umidi, secchi e snack, trainano il mercato dei prodotti per animali da compagnia. IRI rileva che i prodotti per gatto rappresentano il 53,7% del valore realizzato dai canali Grocery, Petshop Tradizionale e Catene Petshop, con un fatturato pari a quasi 1.300 milioni di euro. Gli alimenti per cane rappresentano a valore il 46,3% del totale mercato Grocery, Petshop Tradizionale e Catene Petshop, ovvero 1.120 milioni di euro.
Il mercato degli alimenti per gli altri animali da compagnia, nel 2021, torna a crescere: a valore del 3,3% e del 10,6% a volume, sviluppando un fatturato di poco superiore ai 12.455.000 euro presso Ipermercati, Supermercati e punti vendita LSP (Libero Servizio Piccolo).
Il segmento principale è quello degli alimenti per uccelli, che copre il 43,4% del valore (49% dei volumi) con vendite in crescita (+6,3% a valore, +7,4% a volume). Seguono gli alimenti per roditori (32,4% del fatturato e 39,6% a volume) anch’essi in crescita (+11,9% a valore e +12,5% a volume).
NOTA: IL RAPPORTO ASSALCO-ZOOMARK
Il Rapporto Assalco–Zoomark è la pubblicazione annuale di Assalco, l’Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia, e Zoomark International e rappresenta un punto di riferimento per chiunque si occupi di animali d’affezione.
Il Rapporto documenta l’evoluzione delle abitudini d’acquisto dei proprietari di pet (Area Mercato), la presenza e la crescente importanza degli animali da compagnia in Italia (Area Sociale) e l’evoluzione della veterinaria italiana tra innovazione e tradizione. Alla stesura della XV edizione hanno contribuito IRI Information Resources, l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), BVA Doxa e l’Intergruppo Parlamentare per i diritti degli animali.