(Sesto Potere) – Bologna – 11 maggio 2022 – Raccolta differenziata all’80%, riciclaggio al 66% e stop alla pianificazione di nuove discariche per i rifiuti urbani indifferenziati. Prosegue l’iter verso l’approvazione del Piano regionale di gestione rifiuti e bonifica delle aree inquinate 2022-2027.
Nella seduta del 9 maggio, in Commissione assembleare regionale, l’assessore all’Ambiente ha fatto il punto, prima di portare in Giunta le controdeduzioni delle osservazioni pervenute al documento da parte dei portatori di interesse.
Dopo l’adozione con delibera del 27 dicembre scorso e la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna del 29 dicembre 2021, sono seguiti il deposito della proposta del Piano e la raccolta delle osservazioni (su impianti, tariffa puntuale, recupero di materia, bonifiche, e così via) per 45 giorni, cioè fino al 12 febbraio 2022: 341 le osservazioni pervenute (da parte di 51 proponenti), un terzo di quelle fatte al precedente Piano. Sul totale, 72 sono ripetute; 23 quelle accolte, 89 accolte parzialmente, 81 ritenute non pertinenti, 148 respinte.
La Regione può contare su fondi per 49 milioni dedicati a promuovere l’economia circolare, oltre 32 milioni e mezzo per la bonifica di siti inquinati e risorse destinate dal Pnrr alla gestione del ciclo dei rifiuti e all’impiantistica, ancora da assegnare da parte del Ministero per la transizione ecologica.

Nel Piano regionale dei rifiuti e bonifiche 2022-2027 nell’elenco degli impianti utilizzati per eliminare rifiuti urbani è previsto il mantenimento in funzione del termovalorizzatore Hera di via Grigioni, a Forlì, (nella foto in alto) nonostante nella città romagnola – governata da una maggioranza di centrodestra – il consiglio comunale abbia votato un ordine del giorno per chiedere ufficialmente lo spegnimento dell’impianto. La giunta regionale lo considera ancora “necessario”.
Ma lo stesso governatore Bonaccini (nella foto a lato), pochi anni fa, aveva assicurato che: “raggiunti gli obiettivi della raccolta differenziata si sarebbero potuti chiudere gli impianti più vecchi“ , ovvero Ravenna e Forlì. Promessa , con Forlì che vanta percentuali altissime di raccolta differenziata di rifiuti, fino ad oggi – e lo sarà fino al 2027 – non mantenuta!
L’assessore regionale – nel corso della Commissione – ha analizzato le osservazioni pervenute, nei diversi ambiti. Confermati gli obiettivi fissati, primo fra tutti il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata al 2025, come stabilito dal Patto per il Lavoro e per il Clima, e il mantenimento di questo valore anche per le annualità 2026 e 2027.
Per quanto riguarda il rifiuto urbano pro capite non inviato a riciclaggio, l’individuazione dell’obiettivo è pari a 120 kg. per abitante l’anno al 2027.
La tariffa puntuale rappresenta una delle azioni che entreranno nell’azione della Regione: già adottata da 90 Comuni e ispirata al principio comunitario “chi inquina paga”, è equa sia dal punto di vista ambientale che etico, perché ciascuno pagherà “per quanto butta”.
Dopo le controdeduzioni delle osservazioni pervenute e la proposta del Piano da parte della Giunta regionale all’Assemblea Legislativa, seguirà la discussione nella stessa Assemblea, con successiva approvazione del documento prevista presumibilmente in aula dopo l’estate, fra settembre e ottobre.