(Sesto Potere) – Forlì – 28 luglio 2020 – Dal 2020 , per effetto della legge statale di bilancio 2020 che voleva riordinare la normativa del prelievo locale degli enti locali, Imu (la tassa sugli immobili) e Tasi (la tassa sui servizi indivisibili) sono confluite in un’unica imposta.

L’amministrazione comunale di Forlì ha presentato ieri in consiglio la delibera che regolamenta le due imposte alla luce della norma nazionale e per voce dell’assessore al Bilancio Vittorio Cicognani si confermano tutte le aliquote ai massimi livelli, confermando i livelli di imposizione fiscale che erano stati disposti dalle precedenti amministrazioni di centrosinistra.
Una delibera approvata da: Lega, lista civica Forlì Cambia, Forza Italia e Marco Catalano (Gruppo Misto / FdI), con il voto contrario di: Pd, M5S e Davide Minutillo (FdI ma non riconosciuto dal coordinatore provinciale del partito Roberto Petri) e l’astensione di: Forlì e Co. e Marchi (Gruppo Misto / Italia Viva).
L’ex consigliere comunale della Lega Daniele Avolio, con una nota, afferma di condividere le motivazioni di Davide Minutillo e , in qualità di “sentinella degli atti della giunta Zattini” parla apertamente di una delibera che: “massacrerà ulteriormente i già esigui risparmi dei cittadini forlivesi” e aggiunge che si tratta di “un’ennesima promessa elettorale non mantenuta”: “In campagna elettorale avevamo promesso e sbandierato ai quattro venti, discontinuità circa le politiche economiche portate avanti dalla sinistra per quasi mezzo secolo e che grazie a queste ultime avevano visto la loro Caporetto elettorale. Oggi questo insano provvedimento che vede il voto favorevole di quella parte di assise che in campagna elettorale ne aveva fatto uno dei punti di forza contro l’egemonia della sinistra”.

“Non mi stupisce che Forza Italia abbia votato a favore di questa delibera (loro ci hanno abituati a tutto e al contrario di tutto in un battito di ciglia) partorita dall’assessore al Bilancio Cicognani che va contro la città ed il suo rilancio, ma la cosa che distrugge il “senso della politica” è vedere l’ormai Armata Brancaleone della maggioranza tradire ad ogni passo i patti elettorali. Non mi stupisce che il consigliere Catalano abbia votato a favore, in netta discontinuità con quelle che sono le politiche nazionali in materia di Imu portate avanti da Giorgia Meloni ed il partito Fratelli d’Italia. Ma se fossi un consigliere di maggioranza mi vergognerei per essermi piegato a votare un provvedimento anti sociale e domani non avrei il coraggio di guardare negli occhi i miei elettori, soprattutto i meno abbienti che hanno come unico bene quei quattro mattoni in cui abitano e che già sono costati sudore e sangue”: conclude il suo comunicato Daniele Avolio.
.