(Sesto Potere) – Bologna – 15 febbraio – Il passaggio di una perturbazione meteo nella notte fra lunedì 14 e martedì 15 febbraio ha portato nevicate consistenti sull’appennino Emiliano da Piacenza a Reggio/Modena con accumuli che hanno raggiunto anche i 40 cm sul crinale.

Le nevicate hanno raggiunto la pianura fino a Reggio Emilia, con accumuli di pochi centimetri.

La pesante neve bagnata ha provocato il crollo di piante che hanno danneggiato le linee elettriche, con conseguenti distacchi di utenze soprattutto nelle zone montane di Parma (in particolare a Bardi) e Piacenza (a Ottone e Vernasca); la situazione è sotto controllo e il ripristino è previsto in serata da parte del gestore elettrico.

Neve mista a pioggia anche in Campigna – Monte Falco al Rifugio La Capanna.
Le precipitazioni sono previste in esaurimento  nel corso della giornata odierna.

“L’arrivo della pioggia e della neve salvano da una grave siccità l’Italia dove mancano all’appello quasi 5 miliardi di metri cubi di acqua e il Nord ovest è a secco da oltre 2 mesi”: afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta maltempo della protezione civile in 8 regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Sicilia e Umbria).

Nel mese di gennaio si sono verificate infatti – sottolinea la Coldiretti – meno della metà delle precipitazioni con un deficit del 56% a livello nazionale ma con punte che arrivano al 76% nel Nord-Ovest e al 72% in Sardegna secondo Iconaclima.

Il risultato – continua la Coldiretti – si vede con la scarsità di neve in montagna e nei livelli di fumi a partire dal Po che è in secca come d’estate a -3,07 metri al Ponte della Becca ed è rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i principali corsi d’acqua come il fiume Sesia, che ha quasi l’80% in meno di acqua o il Tanaro, con il 65% in meno. 

Ma anomalie – continua la Coldiretti – sono evidenti anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 15% di quello di Como al 27% del Maggiore.