(Sesto Potere) – Meldola – 21 aprile 2022 – L’ Istituto Oncologico Romagnolo – IOR con un post sulla propria pagina Fb si chiede: “Il prof. Dino Amadori (in alto) aveva ben chiara la direzione che dovevamo prendere per continuare a crescere. A due anni dalla sua scomparsa, a che punto siamo con la realizzazione di quella vision?”.
“Oggi, giovedì 21 aprile, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 85esimo compleanno, insieme a chi ha preso il suo testimone faremo il punto della situazione su quello che il Prof definiva “Comprehensive Cancer Care and Research Network” della Romagna: l’ultima frontiera da raggiungere per la cura dei nostri pazienti”: spiega l’ Istituto Oncologico Romagnolo ricordando la figura del professor Dino Amadori, presidente dell’Istituto oncologico romagnolo e direttore scientifico emerito dell’ Irst Irccs di Meldola, scomparso il 23 febbraio 2020.
E oggi pomeriggio, al Teatro Dragoni di Meldola, in un evento con gli esperti, si svolgerà la presentazione dello stato dell’arte del “Comprehensive Cancer Care and Research Network”, il modello di gestione unitario dei percorsi di diagnosi, cura e ricerca in campo oncologico unico in Europa, il programma, redatto in collaborazione tra le Direzioni dell’Azienda USL della Romagna e dell’Irst Irccs di Meldola che delinea gli strumenti attraverso i quali si creerà la Rete onco-ematologica della Romagna, e per il quale Dino Amadori si era speso attivamente.

“Il “Comprehensive Cancer Care and Research Network” è ciò che ha sempre avuto ben in mente nostro padre, sin dalla fondazione del suo Istituto Oncologico Romagnolo fino alla creazione dell’Istituto Tumori di Meldola, oggi Irst Irccs . Infatti, il filo conduttore che ha guidato nostro padre trova la propria linfa e obiettivi sostanzialmente in una strategia unica, creare rete: rete di solidarietà, rete di assistenza, rete di cultura e rete di equità sociale e sanitaria. Un progetto che, se realizzato, risulterà in grado di permettere aggiornamenti continui, scambi di flussi di informazioni scientifiche e cliniche, a beneficio dei tanti professionisti che ogni giorno cercano di progredire nella conoscenza dei meccanismi che regolano quel “brutto male” (così veniva definito il cancro come ricordato da nostro padre nel suo libro “Anima e Coraggio“). E, soprattutto a beneficio dei pazienti per le evidenti migliori cure che a loro deriverebbero così seguiti e trattati in modo più appropriato ed equo” : spiegano in una nota Andrea e Giovanni Amadori, figli del prof. Dino Amadori.
“Oggi a Meldola si parlerà proprio di questo attraverso l’esperienza e punti di vista professionali delle massime eccellenze non solo italiane in tale contesto socio sanitario e di ricerca: tutti oggi riuniti per esporre quale sia l’attuale stato dell’arte della rete globale oncologica, in termini di concetto declinato in un contesto sociale e sanitario in continuo divenire, calato in una realtà diversa da quanto non fosse solo pochi anni fa e tuttavia non per questo meno bisognosa di una messa in atto di questa condizione imprescindibile, per una vera svolta nella lotta contro il cancro. E la scelta della data del 21 aprile, non è certo casuale essendo la data del compleanno di nostro padre. Per noi è me è come se tutto si fosse fermato e nostro babbo fosse ancora qui a consegnarci ciò per cui ha vissuto dedicando la propria vita alla ricerca e cura contro il cancro anteponendo il paziente ad ogni obiettivo che il medico oncologo deve prefissarsi”: aggiungono Andrea e Giovanni Amadori.
E in merito all’evento di oggi al Teatro Dragoni di Meldola i figli del prof. Dino Amadori parlano di: “un’importante occasione per consegnargli il dovuto riconoscimento e tributo, anche per questo suo lungimirante obiettivo e progetto. Siamo emozionati lieti di partecipare a questa giornata che gli vogliamo dedicare per il suo compleanno. Sarà una delle tante occasioni, ne seguiranno altre in cui ci stiamo impegnando in prima persona per ricordarlo nella sua “mission” sempre nel binomio indissolubile ricerca/volontari, sempre con “anima e coraggio”. E Tutti gli faremo gli auguri per il suo compleanno” concludono Andrea e Giovanni Amadori.