(Sesto Potere) – Ravenna – 2 maggio 2022 – FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL e la RSU -RLS di stabilimento Marcegaglia Ravenna e Marcegaglia Carbon Steel hanno proclamano 8 ore di sciopero da svolgersi nella giornata di oggi , lunedì 2 maggio, con questa sequenza per i turni: I turno-II turno e III turno (inizio ore 22 del 2 maggio).

cgil cisl e uil

FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL e le RSU-RLS di stabilimento Marcegaglia Ravenna e Marcegaglia Carbon Steel con una nota congiunta motivano così questa iniziativa: “Il 27 aprile si è verificato l’ennesimo incidente al CAP 13 Zinco-Verniciatura 3, dove si sono rotte le funi del carroponte n. 17, provocando la caduta del carico e della pinza. Al riguardo il 14 aprile si era già registrato il malfunzionamento di un carroponte al reparto coil pack, già discusso con l’azienda il 19 aprile 2022. Precedentemente nel 2021 si era registrato sempre un problema ad un altro carroponte”.

La delegazione sindacale ricorda di aver già manifestato l’esigenza di avviare confronto su due specifici temi: “piano manutenzione carriponte; e formazione impartita ai conduttori dei carriponte alla luce anche del recente accordo di RLS di sito che permette all’occorrenza di allargare la discussione anche alle ditte esterne”.

“Dopo anni durante i quali – come rappresentanti dei lavoratori – abbiamo segnalato alla azienda problematiche inerenti la sicurezza sul lavoro – senza che siano stati risolti in maniera definitiva molti dei temi aperti (es: ingombro dei magazzini, carroponti ecc…) – riteniamo che Marcegaglia debba avviare una riflessione profonda circa la legittima aspettativa dei lavoratori di operare in sicurezza. Da una azienda leader come Marcegaglia pretendiamo e ci aspettiamo investimenti e controlli mirati sulla sicurezza dei carriponte, sul piano tecnologico, organizzativo e formativo, ed un organico adeguato alle reali esigenze di manutenzione degli stessi”: aggiungono ancora FIM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL e le RSU-RLS di stabilimento Marcegaglia Ravenna e Marcegaglia Carbon Steel che giudicano “estremamente grave e incomprensibile il susseguirsi di simili episodi”.